martedì 13 ottobre 2015

Sicario

Regia: Denis Villeneuve
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 121'






La trama (con parole mie): Kate Macer, agente FBI specializzata in sequestri, da sempre sul campo, indipendente ed idealista, a seguito di un'agghiacciante scoperta nel corso di una missione, viene selezionata dai suoi superiori per entrare a far parte di una squadra speciale che dovrebbe smascherare e porre un freno alle azioni orchestrate dai leader del Cartello messicano appena oltre frontiera.
Kate accetta, finendo a lavorare accanto allo spiccio Matt Graver ed al suo segugio Alejandro, misterioso messicano dal passato oscuro: la donna, lavorando accanto a quelli che scoprirà essere agenti della CIA, verrà a contatto con una realtà dura e terribile, in aperto contrasto con il concetto di Legge che ha cercato di difendere nel corso della sua carriera.
Come affronterà questi cambiamenti? E quale sarà il suo vero ruolo nella missione?








Denis Villeneuve è uno che la sa lunga. E parecchio.
Partito dai meandri del Cinema d'autore e giunto senza snaturarsi a quello mainstream, il regista canadese è da sempre uno dei nomi di punta, per il sottoscritto, legato alla settima arte nordamericana: i suoi lavori, da La donna che canta a Prisoners, passando per Polytechnique, da queste parti hanno sempre raccolto elogi e critiche ben più che positive, fino all'ormai penultimo lavoro Enemy, che pareva, nonostante l'ennesima grande prova di Jake Gyllenhaal, mostrare un'involuzione radical del buon Denis.
Fortunatamente, con questo Sicario, Villeneuve non solo riconferma quello che ho sempre pensato di lui, ma rafforza la stima nei suoi confronti regalando un film dolente ed oscuro, in grado di mescolare le atmosfere della seconda stagione di True Detective, del miglior Michael Mann e di prodotti action "in rosa" come Zero Dark Thirty, presentando il tutto in una cornice tecnicamente impeccabile, finendo per regalare una sequenza in questo senso da capogiro - l'assalto notturno al tunnel scavato attraverso le frontiere di USA e Messico, girato in gran parte attraverso i visori notturni della squadra d'assalto americana - che rimanda al già citato Zero Dark Thirty - ed impreziosisce ancor di più un film dalle palle d'acciaio, con personaggi ottimamente caratterizzati anche se solo accennati, una vicenda giocata in equilibrio tra l'idealismo della protagonista ed il cinismo del mondo attorno alla stessa, filtrate attraverso brevi ma profondamente liriche parentesi legate ad una famiglia messicana inconsapevolmente partecipe della vicenda principale narrata - ma lasciata in disparte fino all'intensa e tesissima parte conclusiva -.
Il confronto tra la Kate di Emily Blunt, abituata a sfondare porte ed agire in prima linea nel nome della Legge - nel senso più puro del termine -, idealista e convinta di poter fare del mondo un posto migliore, il sornione Matt Graver di Josh Brolin e l'enigmatico Alejandro di Benicio Del Toro, abituati a lavare i panni sporchi dei governi senza farsi troppi problemi, fornisce benzina ad una pellicola capace di trovare - come era già stato, del resto, con Prisoners - la via per convogliare l'autorialità ed il bisogno di eroi del Cinema mainstream, senza per questo svalutare l'uno o l'altro aspetto: i tre confronti tra Kate e Alejandro, dall'appartamento di lei, al tunnel fino al faccia a faccia che, di fatto, chiude la pellicola, mostrano una donna che crede ancora nell'umanità ed un uomo al quale è stato tolto tutto, e per sopravvivere, vendicarsi, rapportarsi al mondo ha deciso di portare in superficie tutto quello che di predatorio e glaciale può esistere nella nostra Natura.
E quando si finisce a parlare di lupi, di un piccolo mondo all'interno del quale è possibile cercare il Bene e di uno grande e senza confini - nel senso fisico e politico del termine - che è, di fatto, una continua espressione del Male, non solo vengono mossi i massimi sistemi, ma si finisce per chiedersi, quasi attoniti, se davvero abbia ancora un senso che questi due principi antichi come il mondo possano essere considerati privi di sfumature come quando, da bambini, sognavamo di cambiare davvero le cose, e fare la differenza.
Se lo chiede Kate, incapace di premere un grilletto, partita alla ricerca di un sogno e finita quasi a perdere se stessa.
Se lo chiede il bimbo messicano che, un giorno, abituato a svegliare il padre poliziotto per chiedergli di accompagnarlo alla partita di calcio, trova il letto fatto, e forse pensa già che il genitore non farà più ritorno.
Matt Graver e Alejandro, invece, non si chiedono nulla.
Hanno un lavoro da fare, e sanno di farlo bene.
Un lavoro da lupi al servizio di una Legge diversa da quella di Kate, e di tutti noi.
Almeno all'apparenza.
Ma forse, più antica.
La Legge della giungla.




MrFord




"Don't fool yourself
your eyes don't lie, you're much too good to be true
don't fire fight
yeah I feel you burning, everything's burning
don't fly too high
your wings might melt, you're much too good to be true
I'm just, bad for you
I'm just bad, bad, bad for you
I'm just bad, bad, bad for you."
Kanye West - "Wolves" - 







40 commenti:

  1. Come ti avevo detto da me ero assolutamente sicuro che questo film ti sarebbe piaciuto moltissimo.
    E come non potrebbe.
    Quasi scandaloso quanto poco se ne stia parlando e quanto poco stia girando nelle sale.
    Come sempre ottima rece

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    1. Scandaloso davvero.
      Eppure si tratta di uno dei film più potenti dell'anno.
      E grazie. :)

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  2. Uno dei migliori film dell'anno, senza nessuna ombra di dubbio ;-) Cheers!

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  3. Non sono ancora riuscito a vederlo, nei cinema dalle mie parti l'hanno tenuto una settimana scarsa.
    Neanche i miei potenti mezzi di download mi hanno permesso di trovarlo... te l'hai pescato? L'hai chiesto al mulo? Te l'hanno portato quelli dell'isis?
    NON LO TROVO DIO BELLO!!
    (Bella rece)
    ;)

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    1. L'ho chiesto all'asinello.
      Se ci vediamo in tempi brevi, te lo passo volentieri, anche perchè è un film che spacca i culi.

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  4. L'asinello o chi per lui, questa volta, non mi soddisfano. Aspetterò per vederlo bene: al cinema da me, purtroppo, l'hanno già tolto - e speravo di guardalo per soli tre euro, vista la bella iniziativa di questi giorni. Nell'attesa, recupero quelli che mancano di Villeneuve: ho visto solo Prisoners e Enemy. Piaciuti entrambi, anche se in maniera diversa. :)

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    1. Anche io lo rivedrò sicuramente in bluray, quando uscirà.
      Per il momento, però, ero troppo curioso per aspettare.

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  5. Prisoners mi aveva annoiato abbastanza,Enemy l'ho trovato pretenzioso e telefonato,questo non ho molta voglia di guardarlo.Potrei fare uno sforzo per la Blunt,che mi piace parecchio ;)

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    1. Prisoners annoiato!? Sei più fuori del Cannibale! ;)

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    2. Il Khal mi ha stupefatto,ha detto che secondo lui erano intriganti e particolari O.o va a finire che mi tocca guardare pure questo!
      Cmq io sono più fuori di un vaso di gerani,non è una novità XD

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    3. Su Prisoners, altro che vaso di gerani: aveva perfino messo d'accordo me e il Cannibale! ;)

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  6. Vedrò non appena possibile. Anche solo per vedere Josh e Benico a tu per tu che sai la badassitudine recitativa!!!

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  7. concordo: film tosto che più tosto non si può
    se all'Academy sanno fare il loro mestiere le nominations fioccheranno
    perché il mercato italiano è così refrattario alla qualità? (anche ZERO DARK COMESISCRIVE qui ha avuto incassi modestissimi)

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    1. Secondo me le nominations non arriveranno: Villeneuve non è benvoluto, e il film troppo tosto e avanti. ;)

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  8. Quando sento parlare di Cartello messicano ripenso sempre a Breaking Bad e a quanto fosse figo. Per quanto drammatiche e sconcertanti, sono storie che riescono a intrattenermi con facilità. La butto lì: dovrebbe piacere parecchio anche a me.

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    1. Io penso, prima che al favoloso BB, a Il potere del cane.
      E secondo me questo film ti piacerà davvero parecchio.

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  9. Ero sicura anch'io ti sarebbe piaciuto: ancora una volta Villeneuve dimostra una solidità che pur pesante non appesantisce, ma strega.
    Che film, che regista!

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    1. Concordo in pieno: un film grande per un grande regista.

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  10. Curiosità alle stelle per questo film...

    Almeno prima del tuo parere entusiasta. Adesso le aspettative sono scese ai livelli di Avatar e Cloud Atlas ahahah :)

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    1. Meno male: per un momento ho avuto paura che saremmo stati di nuovo d'accordo! ;)

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  11. Caspita, non vedevo tre bicchierini e mezzo da tempo

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  12. Di questo regista ho solo visto "Prisoners", che mi era davvero garbato molto. Per "Enemy" aspetto prima di leggere il libro di Saramago.
    Questo però, porcaccia l'oca, non si decidono a trasmetterlo da me. E dire che mi ispira un sacco!

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    1. Jean, recupera anche i film precedenti, sono tutti ottimi.
      E questo è assolutamente da vedere.

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  13. Ma che voglia assurda di vederlo mi state facendo venire? :P

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    1. E vedrai che il film ti ripagherà. Uno dei migliori dell'anno.

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  14. Grande recensione! Le abbiamo pubblicate quasi in contemporanea... e anche te hai colto il paragone con Michael Mann, quasi inevitabile! La scena della sparatoria alla dogana è davvero "manniana" al 100%. Da antologia.

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    1. Inevitabile davvero. Così come i riferimenti a Zero Dark Thirty.
      Ad ogni modo grazie. E grandissimo film.

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  15. anche prima di leggere ho avuto il vaghissimo sospetto che ti eri esaltato con questo film...

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  16. Ciao Ford, sono un tuo lettore da tempo che fino ad ora non si era mai permesso di scriverti, attendevo la tua recensione su Sicario da quando l'ho visto, che dire, Villeneuve è un mostro di bravura, il film è tecnicamente validissimo e ben interpretato, il ritmo è serratissimo (soprattutto nella prima ora), un paio di scene sono fenomenali (raramente sono stato così teso come durante il "viaggio" a Juarez con Policia Federal e cadaveri mutilati a fare da "contorno"), per certi versi credevo di trovarmi di fronte a un action in "rosa" (come hai detto tu) con tante palle quante ne ha Zero Dark Thirty ma passata la prima ora mi sono dovuto ricredere... Insomma, mi pare che il film col passare del tempo si tradisca, parte come un'interessante analisi dei rapporti di potere tra Cartelli e Governi ma poi si "perde" e si rivela come uno dei più classici film di vendetta alla Liam Neeson ma senza Liam Neeson... I personaggi sono giusto abbozzati, la Blunt dovrebbe rappresentare l'agente integerrimo e irreprensibili ma si ammoscia, Del Toro è un fantasma, non si capisce chi sia, cosa abbia fatto e cosa farà, Brolin è forse quello che funziona meglio, la sceneggiatura è un poco approssimativa, insomma, non mi fraintendere, il film mi è piaciuto e mi è piaciuto parecchio, poteva essere un potenziale capolavoro ma ora come ora per me lo è solo per metà... o forse per 1/4.

    Pi Greco

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    1. Ciao Pi,
      grazie per aver commentato. Meglio un lettore "parlante" di uno silenzioso, così ci si confronta meglio.
      Capisco bene la tua obiezione a Sicario, eppure ti dirò, secondo me è funzionale così com'è: le stesse critiche sono state mosse qualche mese fa ad un altro grandissimo film, Blackhat di Mann, accusato di essere troppo lineare ed abbozzato nella trama in favore dell'esibizione tecnica del regista. Eppure a volte non c'è bisogno di sapere troppo: un personaggio come quello di Del Toro, ad esempio, se troppo approfondito avrebbe finito per diventare stopposo, a mio parere. E invece quel suo ultimo confronto con la Blunt, spaurita ad ogni minuto che passa, è da brividi.

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    2. Innanzitutto ringrazio per la celere risposta e sottolineo che sono d'accordo con te, è vero, è un film funzionale così com'è, non gli manca nulla ma continuo a ripetermi che con una sceneggiatura leggermente più solida alle spalle e con dei personaggi più definiti sarebbe potuto diventare un potenziale capolavoro, lasciamo stare Del Toro, il suo personaggio è un fantasma, un'ombra reclutata dalla Cia dall'oscuro passato e mi può anche stare bene che non si sappia una sega a riguardo. La Blunt parte benissimo, è la classica rookie tutta distintivo e valori ma con lo scorrere dei minuti si ammoscia, non so come spiegarlo, non so, magari è solo una mia impressione... E' un ottimo film, uno dei migliori fino ad ora visti quest'anno, ma speravo in un racconto più corale stile "Il potere del cane" (una delle future pellicole che più temo), speravo in una maggiore introspezione dei personaggi ma va bene anche così, nel frattempo recupero Blackhat che mi manca, ma a giudicare dalla tipologia di film, potrebbe farmi impazzire.

      Pi Greco

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    3. Pi, figurati. Rispondere a chi mi legge è sempre importante, per me. Vale come confronto, e tiene vivo il blog.
      Detto questo, anche io temo molto la trasposizione de Il potere del cane, probabilmente uno dei romanzi più importanti degli ultimi trent'anni, almeno per quanto riguarda la Letteratura USA.
      Blackhat, per me, si giocherà i posti migliori della classifica di fine anno proprio con Sicario e pochi altri.
      Fammi sapere come ti è sembrato.

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    4. E' la cosa che mi ha fatto affezionare a White Russian,il fatto che tu controcommenti tutto ;)
      A volte lasci commenti nei blog di gente che non risponde mai,ti passa la voglia ;)

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    5. Concordo: anche a me stanno in culo i blogger che non rispondono.
      Mi pare che se la menino! ;)

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    6. Idem ^^ posso capirlo solo in casi dove veramente i commenti sìano talmente tanti che non si riesca a starci dietro,intendo centinaia,ma altrimenti....

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    7. Non ti saprei dire, ma sicuramente cercherei di rispondere a tutti comunque in stile Morandi su Facebook! ;)

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