giovedì 7 dicembre 2017

Geostorm (Dean Devlin, USA, 2017, 109')





Se c'è una cosa che mi fa incazzare in quanto strenuo sostenitore del Cinema americano anche di grana grossa sono le produzioni che danno ragione ai radical che bersagliano il suddetto Cinema americano per passatempo: quelle merdate da multisala nel weekend perfette per lo spettatore occasionale cui non fregherebbe nulla di quello che guarda, divertenti neppure per sbaglio, ironiche nei loro sogni più sfrenati o qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente per giustificare il prezzo del biglietto.
Certo, già dal trailer Geostorm lasciava presagire ben poco di buono - nonostante la presenza del fordiano Gerard Butler, che nonostante abbia infilato negli anni una serie di pellicole da incubo continua a starmi simpatico -, e potevo sospettare che sarebbe andata com'è andata, ma sinceramente non immaginavo che si sarebbe potuto fare peggio anche dei peggiori disaster movies degli ultimi anni, roba da far apparire Emmerich una specie di genio della settima arte.
Trama già vista e sentita, dinamiche trite e ritrite, un cast nutrito in cerca di grana, soluzioni implausibili, terribile finale retorico: davvero tutto quello che non vorrei chiedere alle tamarrate di questo stampo, anche e soprattutto considerato che nel corso dei centonove minuti non sono riuscito a divertirmi neppure per sbaglio, passando il tempo a sperare che si giungesse presto alla conclusione.
Interessante segnalare, oltre al livello davvero basso dell'intera produzione - che pare un cocktail di tutti i suoi predecessori anni novanta, oltre ad una versione "da serie C" di Armageddon - la caduta libera della carriera di Robert Sheehan, qualche anno fa idolo delle prime due stagioni di Misfits, destinato per molti a divenire uno dei giovani volti più promettenti del panorama mondiale ed ora finito a fare il caratterista, senza tra le altre cose neppure eccellere.
L'unica consolazione dell'essermi imbarcato in questa scellerata visione è la consolazione di aver trovato uno dei candidati più forti per la classifica dedicata al peggio del duemiladiciassette, nonostante la concorrenza quest'anno sia davvero agguerrita: ma quella tra le posizioni più alte di quella top ten  è la "tempesta" migliore che questa roba possa sperare di essere in grado di provocare.
Vi lascio immaginare quali siano le altre.




MrFord




4 commenti:

  1. Quando ho letto che Gerard Butler intervistato, si è paragonato a Bruce Willis in "Die Hard" ma con i disastri naturali, ho capito cosa dovevo aspettarmi, sei stato un signore, era da bottigliate ;-) Cheers

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    1. Mi sa tanto che Butler era bevuto forte! ;)

      Detto questo, le bottigliate sono per le delusioni, il bicchiere singolo, parlando di voti, è molto peggiore! ;)

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  2. Giusto a te e a Barbara D'Urso può piacere Gerard Butler... ;)

    E giusto te potevi aspettarti qualcosa di più da una roba del genere che fin dal trailer promette di essere una porcheria apocalittica.
    Mi dispiace solo non per te che te lo sei visto, ma per Robert Sheehan, per ora promessa recitativa mancatissima. :(

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    1. Per Sheehan dispiace anche a me, è davvero triste vedere che fine abbia fatto.
      Il film, invece, è oggettivamente una merda, e purtroppo mi ci sono tuffato nonostante le premesse. Colpa mia. ;)

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