lunedì 3 aprile 2017

Collateral beauty (David Frankel, USA, 2016, 97')




Il giorno della visione di Collateral beauty, pur essendo una domenica, ero a casa da solo - cosa assolutamente rara, considerato che nel weekend io e Julez siamo ostaggi dei bimbi e delle incombenze come spesa, stiro e faccende varie -: ricordo bene, dovendo affrontare il pranzo e fare al contempo una cernita delle possibilità di titoli da affrontare, di aver optato per quello che meno avrebbe interessato la signora Ford ed al contempo che mi avrebbe dato davvero una gran gioia massacrare.
Nonostante, infatti, abbia sempre voluto bene a Will Smith dai tempi del Principe di Bel Air fino alla scazzottata con l'alieno in Independence Day e Gettin' jiggy with it, dallo scempio di Io sono leggenda alle varianti mucciniane, ho sviluppato un'avversione profonda per la sua versione spiritual-buonista da bravo ragazzone americano che mi fa sempre sperare che un giorno gli venga assegnato un ruolo complesso e sfaccettato come quello di Sei gradi di separazione.
Ed è proprio il prodotto che tira fuori a Will Smith il suo peggio, che mi sarei aspettato, da Collateral Beauty: una merda ammeregana della più infima categoria con attori superstar pronti solo ad ingrassarsi il portafoglio ed una vicenda strappalacrime da incazzatura feroce.
Ora, ammetto che il lavoro di David Frankel porti in dote alcuni dei difetti di un certo tipo di produzioni mainstream a stelle e strisce che cercano di cavalcare l'onda del primo Inarritu in versione molto pop, e che non si tratti certo del filmone dell'anno, eppure devo ammettere di essere rimasto quasi piacevolmente sorpreso da un titolo di grana grossa e discretamente prevedibile - i due twist principali sono stati beccati praticamente subito dal sottoscritto per quanto riguarda il primo e da Julez appena rientrata a casa senza aver visto tre quarti della pellicola il secondo - che riesce comunque ad essere emozionante senza lucrare troppo sul fazzoletto facile e ad avere un senso nonostante rappresenti, da più di un'angolazione, il tipico prodotto new age finto alternativo da Nuovo Millennio.
In un certo senso, potrebbe essere considerato come un piccolo atto di Fede - la stessa di cui sono sprovvisto, anche se mi piace sempre rimanere piacevolmente sorpreso - compiuto dallo spettatore meno esperto così come da quello che mastica Cinema dalla mattina alla sera, quasi fossero lo specchio dei protagonisti che, a seguito di un dramma che non augurerei a nessuno, neppure al mio peggior nemico, finiscono per incrociare senza volerlo ognuno le proprie miserie, e prenderne coscienza in modo da poter costruire la propria vita anche a partire dalle stesse.
Bellezza collaterale, per l'appunto.
Che in questo caso, funziona anche come definizione per un titolo che almeno per quanto mi riguarda non ha alcuna pretesa di diventare un cult o uno dei film più importanti della stagione ma che, con una certa onestà, lavora su quello che ha con impegno ed una certa carica.
Considerato che probabilmente mi sarei divertito molto di più a scrivere un pezzo massacro e che invece mi ritrovo quasi a promuovere - nel suo piccolo, ovviamente - un film che pensavo sarebbe entrato senza problemi nella decina del peggio dell'anno, direi che il mio atto di Fede per la stagione l'ho fatto.
E non mi ci sento neppure troppo male.




MrFord




12 commenti:

  1. Benché ultimamente abbia la lacrima facilissima, ho trovato film e personaggi molto sgradevoli e insensibili, a tratti. Tralasciando, poi, lo spreco di un cast e di uno spunto tanto interessanti. I film brutti, sì, sono altri, ma l'effetto mappazzone - per dirla alla Masterchef - ha avuto la meglio.

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    1. Pensa, io invece mi aspettavo una merda galattica, e mi è scivolato via senza danni.
      Forse dipende anche dal punto di partenza. :)

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  2. si, ma resta comunque un film imperfetto, ci sono dei personaggi che prima sono una cosa, e poi un altra cosa, sembra che la storia sia slegata e che vada per i fatti suoi...c'è qualcosa che non va nella sceneggiatura soprattutto ^^

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    1. Senza dubbio è un film con tante imperfezioni, eppure mi aspettavo decisamente molto peggio.

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    2. In questi casi, meglio così! :)

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  3. Lo sapevo che sarebbe piaciuto pure a te...
    E se pure su un film distrutto da quasi tutti ci troviamo del tutto d'accordo, c'è sempre più da preoccuparsi. :)

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    1. Preoccuparsi!?
      Qui c'è da dare un allarme internazionale! ;)

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  4. Iniziato e mollato dopo dieci minuti. Forse era la stanchezza, o forse era la noia...

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    1. Non saprei, mi sa che l'hanno odiato tutti tranne me e Cannibal: una cosa che non succedeva dai tempi di Spring Breakers! ;)

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  5. Questo film è pieno di difetti... Ma non ce la faccio a volergli male, mi ha anche commosso. Alla fine è stata una bella visione :D

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    1. Anch'io mi aspettavo molto peggio, e invece me lo sono in qualche modo goduto.
      Meglio così!

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