domenica 19 febbraio 2017

Qualcuno sta per morire (Carl Franklin, USA, 1992, 105')




Una delle cose più stimolanti di essere appassionati di una qualche forma d'arte - il Cinema, in questo caso - è a mio parere data dalla possibilità di conoscere sempre nuove opere grazie ai passaparola ed alla passione di altre persone, uno dei fattori che, dopo quasi sette anni, mi fa ancora bazzicare con grande piacere la blogosfera.
Oltre a questo, ammetto di essere stato fortunato ad aver potuto condividere questa passione con mio fratello fin dai tempi in cui, bambini, ci schiaffavamo dai tre ai cinque film al giorno - soprattutto durante le vacanze estive - e tenevamo occupato un videoregistratore per le visioni mentre l'altro registrava costantemente titoli nuovi: proprio con il Natale, e sempre grazie al passaparola, sempre mio fratello ha fatto in modo di recuperare l'edizione in dvd di questo titolo perduto nel tempo ormai difficile da reperire, che onestamente non avevo mai sentito prima e che si è rivelato un prodotto con due palle d'acciaio, fordiano fino al midollo e perfetto nel raccontare una storia di crimine, vendetta, passione e morte come la Frontiera richiede, ovviamente dando grande spazio agli outsiders e sfiorando la mitologia dei registi più duri degli USA, da Friedkin a Cimino, passando per Eastwood.
Se non fosse stato per l'ambientazione decisamente country ed una tecnica più grezza, avrei quasi avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad un fratellino del magnifico Vivere e morire a Los Angeles, che vide ai tempi un giovane - ed inguardabile - Billy Bob Thornton - che collaborò anche alla sceneggiatura - interpretare un criminale instabile e violento ed un sempre ottimo - e sempre fordiano - Bill Paxton il tipico sceriffo del Sud eccitato di avere la possibilità di dare una svolta alla sua routine di paese fin troppo noiosa, e di confrontarsi con due veri investigatori venuti da Los Angeles in caccia dei responsabili di una strage agghiacciante ed in fuga verso l'Arkansas.
Sul finire dell'anno appena trascorso aveva fatto breccia in questo vecchio cuore l'ottimo Hell or high water, del quale, senza ombra di dubbio, seppur assolutamente non noto - e non aiutato dall'adattamento italiano, pessimo come sempre e completamente diverso dall'originale One false move -, Qualcuno sta per morire è antesignano: anche in questo caso, infatti, troviamo anime perse "tra il nulla e l'addio", come direbbe Clint, che nel bene o nel male cercano di ritagliarsi uno spazio in un mondo per il quale saranno sempre ai margini - si resta quasi feriti alla scena in cui lo sceriffo ascolta i due sbirri di città deridere il suo sogno di trasferirsi a L.A. una volta risolto il caso per lavorare al loro fianco -, che sono disposti a tutto - perfino a tradire chiunque senza alcun ritegno - per il futuro della loro famiglia, o che, semplicemente, si lasciano guidare da un istinto che, sicuramente, la società ha ben coltivato dentro di loro.
L'escalation di rivelazioni sul passato dei protagonisti e di violenza estremamente realistica - la sparatoria decisiva è da brividi per la sua anticinematograficità - contribuiscono a rendere il lavoro di Carl Franklin un vero e proprio cult per qualsiasi appassionato di crime e di storie al confine, da sempre un vero e proprio calderone di idee ribollenti soprattutto per la cultura a stelle e strisce, che lontana dalle grandi metropoli e dai centri culturali più in fermento si trasforma, soprattutto nelle campagne del Sud, in una versione attuale ma non per questo troppo differente del vecchio West.




MrFord




 

6 commenti:

  1. E questo da dove salta fuori? Interessante, segnato subito! Poi se mi dici che fa "coppia" con vivere e morire a Los Angeles direi che non ho più scuse per non vederlo... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fratello, recuperalo: vedrai che ti piacerà senza dubbio. E' una specie di Vivere e morire a Los Angeles in versione campagnola.

      Elimina
  2. Recuperare gli ultimi film da Oscar 2017, oppure questo sconosciuto vecchio lavoro troppo fordiano per essere vero?

    Che dilemma! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquillo, il recupero avverrà nei prossimi giorni: intanto non mi "brucio" la domenica con le novità in sala. ;)

      Elimina
  3. Diciamo che se devo recuperare qualcosa di vecchio,ho altri 300 titoli in lista,ecco XD
    Piccolo consiglio non richiesto e totalmente non inerente XD :che ne diresti di sfoltire un pò il blogroll?almeno la metà della lista è composta da blog che non vengono aggiornati da più di un anno! ;) Oltre al fatto che io tirerei su i best shots,che possono portare traffico ad altre tue pagine,perchè fino a laggiù tranquillo che non scrolla nessuno...in fondo lasciaci magari i banneroni ford for bond e drinkin'buddies,che non ti "servono"
    Ok,mi sono allargata.Sorry.E' solo per aiutare :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi segno tutti i consigli, sempre utili, anche se considerato che da questo punto di vista sono molto poco attento, non so quando potrò pensare di metterli in pratica! ;)

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...