lunedì 31 agosto 2015

Ant-Man


Regia: Peyton Reed
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 117'





La trama (con parole mie): Scott Lang, informatico dal grande talento ma dall'inclinazione criminale, appena uscito dal carcere dopo tre anni di detenzione e con una figlia da riconquistare, con alcuni complici mette a segno un furto nella villa del dottor Hank Pym, che sul finire degli anni ottanta riuscì a sintetizzare speciali particelle in grado di mutare dimensioni e forma di chi vi è esposto, elaborando in parallelo un sistema per dialogare con gli insetti, in special modo le formiche.
Frodato dalle Stark Industries e messo alle strette dal suo ex allievo Darren Cross, il vecchio studioso si affida dunque alla figlia Hope ed al riluttante Scott per mettere a punto un piano che prevede il recupero dei suoi progetti originali prima che siano divulgati e sfruttati come armi da chi non ha a cuore la salvaguardia del mondo: il nuovo Ant-Man, però, affronterà la vicenda con un approccio decisamente diverso da quello del suo mentore.










Sono stato per anni - quasi venti, a dirla tutta - un assiduo lettore di fumetti, appassionato di tutta la produzione americana, europea, italiana, giapponese e chi più ne ha, più ne metta: proprio con la Marvel ed i suoi eroi colorati e dotati di superproblemi ebbe inizio, nel lontano novantuno, il mio percorso da fan delle nuvole parlanti, e per quanto assolutamente dedita al commercio ed alle vendite, sono rimasto legato alla grande M anche dopo aver abbandonato gli acquisti regolari.
Ai tempi, però, ricordo che il grosso degli eroi di respiro più ampio - come gli stessi Avengers - facevano fatica ad entrarmi nel cuore rispetto ai più "sfigati" Spider Man, Devil o X-Men, così come, tra i suddetti Vendicatori, consideravo assolutamente minori charachters come Ant-Man, che raggiungeva per il rotto della cuffia, ai miei occhi, lo status effettivo del supereroe.
Alla luce di questo, e dell'abbandono di Edgar Wright - autore della mitica Trilogia del Cornetto - in cabina di regia, mi aspettavo davvero poco o nulla dal lavoro di Peyton Reed, approcciato come fosse la più disastrata delle proposte da spiaggia in questa fine estate. 
Fortunatamente, ero in torto.
Ant-Man, infatti - per merito anche del lavoro dello stesso Wright sulla sceneggiatura e di effetti speciali assolutamente all'altezza -, non solo ha finito per superare l'esame con simpatia e cialtronaggine, ma di fatto è riuscito perfino a ricordare al sottoscritto il primo e decisamente valido Iron Man, creando un abile mix tra l'approccio fracassone dei Vendicatori - ottimo il crossover con la lotta tra Ant-Man e Falcon, preludio di quello che saranno i prossimi lavori legati al Marvel Cinematic Universe - e quello scanzonato eppure drammatico di Spider Man.
Come se non bastasse, le vicende di Scott Lang e della premiata ditta Hank Pym e figlia - un'affascinante Evangeline Lilly versione Valentina di Crepax -, per quanto decisamente lontane dalla reale storia del personaggio sulla pagina, richiamano e non poco le atmosfere dei gloriosi eighties e portano in scena senza prendersi troppo sul serio un eroe per caso in grado di tenere benissimo il palcoscenico alternando simpatia, faccia di culo e sentimenti - gestito alla grande il legame con la figlia - regalando al pubblico momenti in grado di intrattenere al meglio perfino i nerd che si sarebbero probabilmente aspettati un maggiore rispetto di quelle che sono state le vicende originali del charachter: in questo senso, perfino Michael Douglas nel ruolo del Pym mentore funziona alla grande, nonostante si discosti molto da quello che è il suo corrispettivo degli albi a fumetti, decisamente più controverso e meno paterno.
Perfino i comprimari come Michael Pena e soci, sfruttati come spalle comiche di Rudd/Lang prima e del gruppo Ant-Man poi, funzionano, così come il Calabrone nel ruolo di nemesi ed i richiami a tutto quello che, probabilmente, ha ai tempi affascinato Edgar Wright e Peyton Reed come Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi, più volte citato nelle prime recensioni di questo lavoro: nel complesso, dunque, assistiamo ad un viaggio divertito e divertente che non pretende di assurgere ai livelli dei Batman di Nolan ma che conferma l'altissima qualità media delle produzioni Marvel del mondo Avengers, conducendo gli spettatori un altro passo verso quella che sarà la tanto attesa "fase tre" del progetto degli Studios legati al mondo del Fumetto.
Nel frattempo, e nell'attesa, le formiche hanno detto, eccome, la loro.




MrFord




"Walk down the street
I'm thinking:
look at all the ants in a farm
I've got a sad-hearted feeling
to harm."
Eels - "Ant farm" - 







20 commenti:

  1. Paragonare Evangeline Lilly a Valentina è un colpo di genio, non ci avevo pensato ;-) Io l'ho paragonata ad un altro personaggio (commenterò questo film domani), per il resto siamo d'accordo Edgar Wright e a tratti sembra di guardare "Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi" in ogni caso un buon film, anche se secondo me a metà diventa un pò palloso... Poi mi metti il pezzo degli Eels, ciliegina sulla torta ;-) Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli Eels ci stanno sempre, come il nero! :)
      Detto questo, film davvero molto migliore di quanto mi aspettassi dopo l'abbandono dell'Edgar di tutti noi.

      Elimina
  2. Le splendide giornate di sole non mi hanno ancora convinto ad andare a vederlo con i bimbi. Potrebbe essere una buona chance per le prossime domeniche. Ne ho sentito parlare solo bene. Poi, complice un dvd abbastanza infimo ma che a loro piace, sugli Avangers, il personaggio è conosciuto. Sono sicuro che ci divertiremo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se conoscono già il personaggio secondo me ai piccoli questo film potrebbe piacere: effetti speciali ottimi, ed un bel ritratto paterno.
      Se ti capita, vai alla grande!

      Elimina
  3. E devo ancora vederlo, nonostante il mio hipe sia dovuto più che altro al fumetto uscito questo mese che mi ha colpito particolarmente. Perché a me Ant Man non è che sia mai piaciuto, né la prima incarnazione, né la seconda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho sempre considerato anche io Ant-Man come un personaggio assolutamente secondario, eppure il film lo rende bene, e gli regala uno spessore inaspettato.
      Secondo me ti piacerà.

      Elimina
    2. Allora io ti consiglio il fumetto, il primo numero non è un capolavoro ma è abbastanza divertente

      Elimina
    3. Se mi capita, ben volentieri.
      Anche se ultimamente non acquisto più albi. Ma lo segno volentieri.

      Elimina
  4. Confermi le voci di corridoio, o voci da spiaggia, buono a sapersi. :)

    RispondiElimina
  5. E' stato divertente. Non perfetto, ma godibile.
    Spero che la Marvel/Disney continui sempre così...

    RispondiElimina
  6. "L'altissima qualità media delle produzioni Marvel del mondo Avengers"???

    Ma dove? Sono una più penosa e banale dell'altra...
    Se già le mie aspettative erano basse, dove il tuo parere entusiasta o quasi sono scese ancora, caro Ford-Man. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda che il fatto che non piacciano a te è indice assoluto di alta qualità! ;)

      Elimina
  7. Scopro che in molti lo stanno valutando positivamente... ma chissene, io ce l'ho ancora coi Marvel per la storiaccia di Wright!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io, tanto che avevo aspettative molto basse per questo film, e invece mi sono divertito.

      Elimina
  8. sono addicted di qualsiasi super eroe, do una possibilità a tutti, quindi figurati se, con questo caldo impossibile ed insopportabile, non passavo due ore al cinema a godermi l'ennesimo uomo con super poteri, che salva il mondo
    l'ho apprezzato... anche il buon Michael ha il suo perché, e non sembra solo nostalgico e vecchia gloria...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io l'ho apprezzato, Douglas compreso, nonostante sia molto diverso dalla sua controparte del fumetto.

      Elimina
  9. Io penso che la buona idea del film sia proprio di buttarla sull'ironia,detto questo,non sto davvero nella pelle!Sono curiosissima anche di vedere il caro vecchio Eph di The strain nella parte del villain.Riguardo ai fumetti,sulla Marvel non potremmo essere più d'accordo:anch'io ero fan dei supereroi con superproblemi,che trovavo molto più umani ed empatizzabili(è italiano?forse no XD) rispetto per esempio al (praticamente) invincibile Superman! X-men uber alles <3 <3 <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il villain funziona, anche se non ha poi così tanto spazio: per il resto, come non concordare? I supereroi "invincibili" sono sempre i più noiosi! ;)

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...