martedì 28 ottobre 2014

Tutto può cambiare

Regia: John Carney
Origine:
USA, Irlanda
Anno: 2013
Durata: 104'




La trama (con parole mie): Dan, produttore discografico di mezza età in crisi lavorativa, sentimentale, d'ispirazione, incontra per caso nel corso dell'ennesimo appuntamento con l'alcool una giovane cantautrice spinta ad esibirsi in una serata "open mic" da un amico, innamorandosi della musica di quest'ultima.
Convinta la giovane a seguirlo in un'improvvisata avventura discografica, i due si troveranno ad assemblare una band di outsiders e registrare per le strade di New York, pronti a cogliere lo spirito della città e fonderlo con i brani scritti da Gretta, questo il nome della fanciulla, ancora ferita dalla storia finita con la nuova star del cantautorato Dave Kohl.
Quali strade la musica porterà i protagonisti di questa storia a percorrere?



Nonostante sia, senza ombra di dubbio, un musicista assolutamente mediocre, devo ammettere che la Musica stessa è stata, nella mia vita, una compagna di viaggio per certi versi più importante del Cinema: nel corso dell'adolescenza ha contribuito ad aiutarmi nei momenti più bui, ed è stata la colonna sonora che ha riempito i momenti migliori e peggiori del viaggio intrapreso fino ad oggi.
Più che quello di musicista, comunque, ammetto di aver spesso sognato di ricoprire il ruolo di produttore discografico, di fatto "il regista" di un disco, a prescindere dalla bravura e dall'intensità dei suoi interpreti: gente come Rick Rubin, giusto per citare l'uomo responsabile della rinascita anche commerciale di Johnny Cash negli anni precedenti alla morte, ha segnato il mio immaginario almeno quanto gli artisti pronti a prendersi la gloria e le copertine di album e riviste.
Da questo punto di vista, Tutto può cambiare - adattamento italiano assolutamente non riuscito del decisamente più interessante Begin again originale - è uno dei film che più è stato in grado - insieme ad Almost famous e Alta fedeltà - di descrivere tutto quello che è il mondo dietro il cantante o il gruppo che sale sul palco e regala al pubblico emozioni uniche: eppure, nonostante una buona confezione, un decisamente efficace Mark Ruffalo, una vicenda romantica assolutamente non scontata da blockbuster hollywoodiano - almeno nella sua risoluzione - ed una struttura legata a doppio filo alla colonna sonora, sono uscito dalla visione completamente distaccato, per nulla coinvolto, quasi come se il fatto di assistere oppure no allo spettacolo non avesse cambiato nulla o quasi della mia vita di spettatore.
Per usare un paragone musicale, potrei affermare che l'esibizione cui ho assistito non sia di fatto riuscita "ad arrivarmi" quanto altri titoli almeno ad una prima occhiata anche inferiori a livello tecnico e produttivo: i primi a non convincermi sono stati i due veri protagonisti, Keira Knightley ed il frontman dei Maroon Five Adam Levine, la prima troppo british nell'accento per poter rendere al meglio il ruolo di cantautrice alla scoperta di New York - senza contare le ormai insopportabili smorfiette da ragazza acqua e sapone che porta in dote non richiesta - ed il secondo decisamente troppo "confident" - anche se, considerato il charachter, potrebbe starci - ed autore di una serie di brani incapaci di fare davvero breccia, senza dubbio inferiori a quelli proposti con la sua band - che, comunque, in linea di massima non mi fa gridare al miracolo -. 
Molto meglio la giovane Hailee Steinfeld, in un ruolo marginale ma in grado di proiettarmi, nel rapporto con suo padre, nel pieno delle atmosfere che di norma si respirano in Californication e tra Becca e Hank Moody.
Ma è troppo poco per una pellicola che ha finito per raccogliere consensi un pò ovunque nella blogosfera e non, firmata dall'autore dell'ottimo Once e che pur non essendo, di fatto, mal riuscita o più semplicemente brutta ha finito per attraversare il sottoscritto senza lasciare alcun segno: non so se sia una questione di età - se l'avessi vista una decina d'anni fa, forse, mi avrebbe toccato più in profondità -, di sensibilità o semplicemente di compatibilità, ma Tutto può cambiare è scivolato via senza lasciare alcuna traccia se non un interessante ritratto di una delle città più affascinanti del mondo - della quale conservo un ormai sbiadito ricordo di quell'ottobre millenovecentonovantaquattro, quando la visitai con gli occhi sgranati di fronte alla grandezza del mondo che iniziavo a provare sulla pelle - ritmata da una selezioni di canzoni decisamente troppo delicate per un palato come il mio.
Certo, considerato come sono andate le cose di recente, non ci troviamo di fronte alla peggiore delle uscite in sala, ma rimanendo in tema di classifiche, Musica e sensazioni, e per parafrasare il Rob del già citato Alta fedeltà, senza dubbio non mi sognerei neppure per sbaglio di considerare il lavoro di Carney degno di una qualsiasi "top five", positiva o negativa che sia.
E per un brano musicale, così come per un film, forse è una cosa addirittura peggiore rispetto ad una stroncatura adatta alle peggiori bottigliate.



MrFord
"You must remember this
a kiss is still a kiss
a sigh is still (just) a sigh
the fundamental things apply
as time goes by."
Frank Sinatra - "As time goes by" - 
 

26 commenti:

  1. Eeeeeh, si vede che stai invecchiando e ti stai incupendo :-P
    Come hai letto dalle mie parti, questo film è riuscito davvero a distendermi, anche senza fare il miracolo - peraltro, non richiesto. Adesso però sono curioso di vedere "Once" :)

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    1. A dire il vero sono sempre più casinista! ;)
      Comunque, Once è davvero di tutt'altra pasta.

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  2. una minchiatina caruccia soprattutto nella seconda parte quando fa a meno delle schermaglie sentimentali e diventa protagonista la musica...

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    1. A me non è sembrata granchè, questa musica. Forse erano meglio le schermaglie sentimentali! ;)

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  3. Non l'ho ancora visto (mannaggia...) ma credo che Once sia oggettivamente insuperabile, però mi incuriosisce molto...

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    1. Tra Once e questo c'è una distanza incolmabile. Tutto può cambiare è più che altro un giocattolino.

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  4. non ti ho mai sentito, ma ti credo sulla parola sul fatto che sei un musicista mediocre. ahahah :)

    quanto al fatto che il film e la sua splendida colonna sonora non ti siano arrivati, non mi stupisce.
    ormai sei davvero senza speranza.

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    1. Splendida colonna sonora questa roba tutta già sentita!?
      Neanche sul tuo assurdo pianeta può essere vera un'affermazione di questo genere! :)

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  5. Non avrei scommesso nulla su questo film invece oltre a piacermi ha saputo pure emozionarmi. C'ha quelle quattro o cinque scene che lo distinguono dalle classiche commedie romantiche americane. Intenso il momento in cui Adam Levine canta nel finale.

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    1. Il momento che citi è, forse, il più riuscito del film.
      Ed è quello che in un'altra età mi avrebbe emozionato di più.

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  6. Ma complimentoni a quelli del casting! la Kira & Ammira stà ad una cantante newyorkese esordiente come Vin Diesel stà ad Oliver Twist! XD

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  7. L'ho trovato caruccio ma tranquillamente trascurabile, ho gradito alcune scelte narrative che ci hanno risparmiato il doverci sorbire l'ennesima storia d'amore stereotipata, mentre non ho apprezzato il cast, Ruffalo escluso.

    P.S Non credo sia una questione d'età, sono più giovane rispetto ad alcune persone che hanno commentato precedentemente. ;)
    Vedrò di recuperarmi Once.

    Baingiu

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    1. Concordo in pieno a proposito del film, guardabile ma altrettanto privo di sostanza.
      Per il resto, a parte a questo punto chiederti quanti anni hai, forse è una questione di "arrivare" oppure no. E questo non arriva.

      Recupera Once, che invece è una piccola perla.

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  8. Spero sia colpa dell'età perchè come si è notato per la blogosfera io sono rimata entusiasta del film, che musica compresa non smette di farmi sorridere al suo ricordo!

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    1. Ricordo il tuo post. Non so che dire: a me è parso un filmetto guardabile e nulla più.

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  9. Orco can! Nutro grandi aspettative su questo film... Mi fai titubare? ☺

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  10. Dal trailer mi è sembrato un filmetto senza troppo pretese, fatto per intascare qualche migliaio di dollari da ragazzotte dalla lacrime facile e il cuore tenero.
    E poi leggo che quasi lo paragoni ad "Alta fedeltà"
    ...
    ...
    ...
    Dovrò ricredermi?

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    1. L'accostamento ad Alta fedeltà è legato solo all'occhio per la figura del produttore e la sua importanza nel mondo della Musica.
      Per il resto, questo resta un filmetto senza troppe pretese. ;)

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  11. Mi conforta sapere di non essere l'unica a cui questo film ha dato ben poco. Ho sicuramente apprezzato che la storia non sia deragliata nella classica comedia romantica alla Meg Ryan e che New York non sia stata trattata come la puttanella delle metropoli, come ormai Hollywood ci ha abituato a vederla negli ultimi anni, ma il mio entusiasmo nei confronti di questa pellicola è limitato a questo. Non sono entrata in empatia con la storia e tanto meno con i personaggi, forse ero troppo distratta a trovare le differenze tra Mark Ruffalo e Francesco Renga, ma sta di fatto che forse avrei dovuto abbasare il tiro delle aspettative quando Keira ha iniziato a smorfeggiare che Joey Potter levate proprio. Dalle recensioni che avevo letto sul web mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente, invece il film mi ha un po' delusa anche se devo ammettere che due o tre tecnicismi li ho apprezzati, uno su tutti il montaggio iniziale in cui la stessa scena viene fatta rivedere da vari punti di vista. Ad essere onesta fino in fondo anche le musiche non erano male, però, dai, se volevo ascoltare della buona musica mettevo una playlist su youtube e mi sarei evitata 100 minuti di apatia.

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    1. Concordo in pieno sia rispetto alla colonna sonora fin troppo incensata che rispetto alla Grande Mela.
      Per il resto, un filmetto carino ma nulla più.
      Considerate le recensioni, le aspettative erano decisamente più alte.

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  12. Con un altra attrice forse un'occasione gliel'avrei data,ma della Knightly ne ho veramente piene le tasche,lei e i tre metri di gengive cavalline che sfodera quando sorride XD XD XD

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    1. Posso capire l'avversione alla Knightley, che a me è piaciuta davvero solo in Domino ed Espiazione, ma il peggio, per me, è stato un film che non resta quasi per nulla.

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