sabato 5 luglio 2014

Saloon Mundial: la grande illusione

La trama (con parole mie): oggi si sono tenuti i primi due quarti di finale, lasciando che il Mondiale con le sue emozioni tornasse prepotentemente a scuotere il Saloon.
Da una parte, una sfida tutta europea tra Germania e Francia, dall'altra le speranze degli appassionati di calcio e di outsiders pronti a tifare Colombia contro il favoritissimo Brasile.
Quali squadre saranno uscite vincitrici, garantendosi un posto tra le prime quattro del Mondiale?








Devo ammettere che quasi mi è dispiaciuto, vedere fuori dai giochi la giovane e mai doma Francia di Deschamps poggiata sulle spalle di Benzema e Pogba.
Una vittoria sofferta ma meritata, però, quella della Germania, che conferma un carattere enorme e di essere una vera e propria certezza del calcio globale - negli ultimi tre Mondiali, è sempre giunta alla semifinale, pur non vincendo mai la competizione: seconda nel 2002, terza nel 2006 e 2010, staremo a vedere quest'anno -.
Loew si dimostra un tecnico notevole, Neuer un portiere strepitoso, il collettivo forse non perfetto e quadrato come altri del passato teutonico ma senza dubbio in grado di affrontare ogni sfida con lo spirito di sacrificio e i coglioni della grande squadra.






Curioso che il gol decisivo giunga nelle fasi iniziali del match, su palla inattiva e ad opera di un difensore, Hummels, che già in tempi non sospetti il sottoscritto aveva ingaggiato anche giocando a PES. Il resto, forse, non è stato calcio champagne o d'altri tempi, ma una solida sfida tra due compagini pronte a dare il tutto e per tutto, in termini di energie, per poter raggiungere l'obiettivo.
La tenuta, dunque, e la capacità tenere duro hanno finito per fare la differenza e definire quello che, per ora, pare essere il leit-motiv dei quarti di finale.
Niente più supplementari, niente più rigori. Si punta al massimo risultato mettendo sul piatto il massimo sforzo concentrandosi sui novanta minuti.







Rispetto alla seconda partita, mi sento in dovere di fare un'ammissione neppure troppo inaspettata: ho remato contro i carioca, spocchiosi, finti e superfavoriti, fin dal principio.
Li ho detestati e li detesto ancora, specie dopo aver assistito all'eliminazione di quella che era stata la squadra più interessante - insieme al Belgio - del Mondiale: la Colombia.
Eppure James Rodriguez e compagni cadono - sul più bello - contro, probabilmente, il Brasile migliore del torneo, forte non tanto nel gioco o nell'attacco, quanto nei suoi due straordinari baluardi difensivi - non a caso, gli unici a piacermi davvero -: sono proprio loro a segnare su due azioni da fermi - come Hummels, si scriveva poco sopra - reti in qualche modo casuali ma dal tempismo perfetto - la prima, dell'ex difensore del Milan - e clamorose per potenza e capacità d'esecuzione - la seconda, una punizione che lascia ammirati e a bocca aperta tutti quelli che amano il calcio -.
A poco serve il tardivo richiamo alla carica dello stesso Rodriguez su rigore, per i Cafeteros, che a mio parere tornano a casa colpevolmente dopo aver giocato un primo tempo assolutamente al di sotto delle loro possibilità, frenati dalla doccia fredda di Thiago Silva e da una presunzione di fondo che li ha visti godersi un pò troppo il ruolo di quasi favoriti ed il tifo che, probabilmente, tutto il mondo faceva sperando di vederli addirittura vittoriosi al Mondiale - me compreso -.
La verità, però, è che questa rassegna - equilibratissima e soprendente, decisamente più bella ed intensa sia di quella del duemiladieci che, malgrado la nostrana vittoria, del duemilasei - ha finito per illudere tutti i sognatori grazie alle prestazioni strepitose di squadre come la Colombia, l'Algeria, il Costa Rica, il Belgio, la Svizzera, per poi voltare le spalle alla meraviglia sul più bello, finendo per garantire una semifinale che è quanto di più classico e già visto si possa immaginare: Brasile contro Germania.
Se non altro, come avevo predetto e sperato Neymar finisce la partita in lacrime.
Peccato solo che non sia per questioni sportive, ma a seguito di un infortunio.
Razionalmente, spero non sia nulla di grave e che possa giocare la semifinale - che mi vedrà tifare spudoratamente per i tedeschi -: emotivamente, spero che sia presente per poter di nuovo piangere come un bambino dopo che i panzer di Loew avranno asfaltato i sogni del popolo verdeoro come la kermesse iridata pare continuare a voler fare con i miei.



MrFord




4 commenti:

  1. dannato ford!
    certo che al povero neymar gliel'avevi proprio gufata.
    è stato eliminato dal solito macellaio fordiano... non è giusto prendersela così con i poveri bimbiminkia :)

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    1. Effettivamente ho pensato anch'io di avergliela mandata. ;)

      Poco male, potrà rifarsi tra quattro anni ed essere eliminato sportivamente cone si merita! ;)

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  2. Mi spiace per Neymar perché, dopo che il Brasile verrà asfaltato dai tedeschi (cosa che sarebbe accaduta comunque, diranno che avrà pesato l'assenza del fuoriclasse. Che sarà sicuramente vero ma io a questo antipatico Brasile non concederei neppure questa soddisfazione.

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    1. Spero anche io che i tedeschi asfaltino.
      Con o senza Neymar. ;)

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