mercoledì 25 giugno 2014

Italia - Uruguay

La trama (con parole mie): oggi è finito ingloriosamente il Mondiale dell'Italia, eliminata per la seconda edizione consecutiva dalla rassegna iridata nei gironi di qualificazione.
Non accadeva dagli anni sessanta.
Nonostante io stesso nutrissi speranze quantomeno di passare il turno, non restano dubbi: questa Nazionale è lo specchio di un Paese che, da troppo tempo, non offre davvero più nulla per cui valga la pena credere.
Peccato davvero.
Questo, però, non pregiudicherà la mia voglia di continuare a seguire un Campionato del mondo che è una continua sorpresa. E lo dimostra il tabellone degli ottavi, da una parte e dall'altra, che porterà alle prime semifinaliste.









Pensavo che, con Italia - Costarica, si fosse toccato il fondo rispetto alla qualità che poteva offrire una partita di calcio, Azzurri presenti o no. E invece i nostri, ben accompagnati dai colleghi dell'Uruguay - che non hanno prodotto niente di meglio - sono riusciti a fornire uno degli spettacoli calcistici più brutti che si potessero ricordare, lontano anni luce da quella che doveva essere una lotta all'ultimo minuto per un match da dentro o fuori.
Ieri sera, guardando Brasile - Camerun, una praticamente già qualificata e l'altra aritmeticamente a casa, mi sono esaltato molto di più.
Figurarsi.
E ci saranno le polemiche - in effetti, il rosso a Marchisio è fantascienza -, il caldo, le scuse, le accuse - principalmente a Prandelli, che mi starà pure simpatico, ma pare non averne azzeccata quasi nessuna, in questa fallimentare e a quanto pare sua ultima esperienza come ct - e chi più ne ha, più ne metta, ma la cosa peggiore è che si è trattata di una partita semplicemente scarsa. Scarsissima.
Quattro anni fa, quando l'eliminazione giunse con una sconfitta alla terza gara del girone eliminatorio, scrissi che ero felice di poter essere un tifoso di calcio per la tensione e l'emozione accumulata negli ultimi minuti, malgrado la Nazionale avesse inesorabilmente deluso.
In questo caso non c'è stato neppure questo.
Tanto sarebbe valso schierare Paletta.
E magari, allora, ci saremmo anche divertiti.









Buffon ha fatto quello che ha potuto, mettendo la mano per rimediare a quelle poche - ma limpide - occasioni costruite dall'Uruguay.
Bonucci, all'esordio, si è portato a casa la pagnotta, ma in fondo poco importava.
Stesso discorso per Barzagli, che comunque si conferma assolutamente troppo lento per essere un difensore di livello - vedasi gente come David Luiz -.
Chiellini alza leggermente il voto delle prestazioni - scarse - precedenti mostrando quantomeno la volontà di gettare il cuore oltre l'ostacolo, finendo in attacco più spesso di alcuni suoi compagni che quello dovrebbero fare per contratto.
D'Artagnan, invece, dalla speranza di essere il Grosso di questo Mondiale è passato all'essere piccolo. Troppo piccolo.
Marchisio c'ha provato. Ma non è andata troppo bene.
Verratti, l'unico a produrre qualcosa degno di nota nel secondo tempo, è uscito per crampi, o chissà per quale altro motivo. Ed io mi chiedo: a venti e poco più anni, con un'occasione di questo genere tra i piedi, ma sul serio abbandoni il campo come se niente fosse?
Chi, ad ogni modo, pensava che il ragazzo potesse diventare il nuovo Pirlo, si sbaglia di grosso. Alla sua età, il glaciale Andrea - senza stare a citare gente come Del Piero o l'inarrivabile Baggio - era già in grado di prendere per mano la squadra e cambiare le partite.
Al posto di Verratti è entrato, a secondo tempo inoltrato, Thiago Motta.
E la domanda sorge spontanea: Prandelli, il tuo pusher è Walter White!?
Pirlo, probabilmente, aveva già capito al primo minuto della sfida con il Costarica cosa sarebbe accaduto. Pare il capitano di una nave che affonda.
De Sciglio è un ragazzino. Bravino, per carità. Ma non lo spaccino per il nuovo Tassotti, o Maldini. Perchè sta proprio su un altro pianeta.
Immobile. Di nome e di fatto. Quello che doveva essere il salvatore della patria è diventato un incubo su gambe. Spero che la dirigenza e l'allenatore del Borussia Dortmund non abbiano visto la partita, altrimenti c'è il rischio che lo rispediscano a Torino per direttissima.
Senza contare che il simpatico Ciro ha deciso, imitando Verratti, di lasciare anzitempo il campo distrutto dai crampi. Gli è subentrato Cassano. Ora, mi sono ripromesso di non fare polemiche da italiano medio, ma davvero il barese imbullonato al terreno come un omino del Subbuteo con i piedi nel cemento e dall'autonomia di due/tre minuti scarsi era preferibile a Giuseppe Rossi, giudicato non pronto e troppo fragile?
Balotelli. L'avevo già detto. Mario non è un fenomeno. E', come giustamente afferma Julez, una specie di Vieri di serie b. Se, poi, palle non ne arrivano, tanti saluti e baci.
Ad ogni modo ho trovato assolutamente assurdo privarci dell'unico attaccante di peso alla fine del primo tempo per mettere in campo il pur volenteroso ed alcolico Barolo, che non è un giocatore in grado di prendere per mano una squadra e condurla alla vittoria.









Tant'è. Usciamo meritatamente, risparmiandoci comunque la figuraccia che avremmo rimediato agli ottavi di finale contro una Colombia in grande spolvero, che passa il turno accanto ad una Grecia risorta dopo un primo turno che la dava per spacciata.
Il contrario di quanto accaduto a noi, passati dai tweet ironici all'indirizzo degli inglesi e dalle grandi speranze di vittoria al ritorno a casa a capo chino, piegati da un Uruguay certo non irresistibile, che pare avere adottato lo stile furbetto e molto europeo del Brasile, solo con molta meno classe.
Un peccato, perchè da tifosi si spera sempre nel meglio.
D'altra parte, però, è forse giunto il momento che qualcosa cambi, qui nella Terra dei cachi, che si parli di calcio, politica, situazione economica o sociale.
Non siamo, infatti, neppure più il Paese della Resistenza all'ultimo respiro - che ci ha portato in cima al mondo nel duemilasei, Mondiale vinto con grandi meriti di una difesa strenua e quasi imbattibile, e di un attacco cinico e senza troppi fronzoli -, del catenaccio e del contropiede, degli urli a squarciagola di gioia incontenibile.
Siamo una Nazione mediocre, rappresentata da giocatori mediocri.
E, cosa ancora peggiore, priva del carattere necessario per poter alzare la testa.







Restano due possibilità, davanti a noi: rimboccarci tutti le maniche e ripartire da zero - e badate, il calcio è solo una metafora - con pazienza e perseveranza, o guardare altrove, e andarsene via.
Un pò come Graziano Pellè, che dopo una serie di infruttuose esperienze tra Serie A e B, da qualche anno milita nel Feyenord, in Olanda, dove in sessantaquattro presenze ha realizzato cinquantaquattro gol. Ora, qualcuno probabilmente dirà che il campionato nella patria dei tulipani vale sicuramente meno del nostro, eppure loro veleggiano felici verso la fase finale dei Mondiali con punteggio pieno e partite spettacolari, mentre noi torniamo a casa dopo un girone al limite del disastroso.
Le scelte, spesso e volentieri, influenzano la vita.
E da viaggiatore, assolutamente non patriottico e casinista quale sono, devo dire che mi dispiace dover sperare di poterne fare al di fuori di questi confini, o che le possa - o peggio, debba - fare mio figlio. Perchè è una sconfitta anche nostra.







Continua, debacle nostrane a parte, il sorprendente Mondiale carioca, che ora  - e dopo le partite di questa sera - vede da un lato del tabellone Brasile - Cile e Colombia - Uruguay e dall'altro Olanda - Messico e Costa Rica - Grecia. Tolti i grandi nomi dei verdeoro e degli orange, probabilmente nessuno, alla vigilia, si sarebbe aspettato degli accoppiamenti di questo genere.
Sulla carta, dunque, Brasile e Olanda potrebbero essere due delle quattro semifinaliste del torneo.
Ma voglio sperare che possa non essere tutto così scontato, e che le sorprese continuino ad imperversare in questa Coppa del mondo assolutamente ed incondizionatamente globalizzata.
Con buona pace del calcio vecchia maniera.



MrFord




18 commenti:

  1. perdonami ma su Verratti non sono d'accordo, il ragazzo per come lo conosco io ( è di un paesino vicino a dove abito) è sempre stato pronto a gettare il cuore oltre l'ostacolo, il paragone con Pirlo secondo me ora ci sta per il modo di giocare ma Pirlo all'età di Verratti,perchè Verratti ha solo 21 anni, era uno dei tanti che veniva sballottato tra l'inter e la reggina...per quanto riguarda la partita di ieri, l'italia non meritava nulla ma neanche l'uruguay e se l'arbitro avesse visto il morso di Suarez saremmo passati noi perchè altrimenti non avrebbero segnato mai e poi mai...ma così va il calcio, ci siamo infossati da soli ma un altro Moreno ha piantato dei bei chiodi nella nostra bara calcistica...

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    1. Tralasciando il discorso arbitrale - secondo me, come ai tempi di Moreno, è troppo facile appigliarsi ad episodi, in fondo ieri l'Italia non ha creato nulla - secondo me Verratti è un giocatore discreto che non solo non raggiungerà i livelli di Pirlo - che, è vero, è maturato intorno ai ventiquattro anni -, ma che sparisce rispetto ai Del Piero e Baggio che ho citato, che a ventuno facevano già sognare.

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  2. Tristezza. Si sono svegliati nell'ultimo quarto d'ora...

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    1. Dici che si sono svegliati? Io non me ne sono accorto. ;)

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  3. Fuori Italia, Inghilterra, Spagna = debacle Serie A, Premier e Liga. il Mondiale è sempre stato un'altra storia e di certo si fa sentire nei popoli che hanno tempo per occuparsene. Forse di questo tempo non ne abbiamo più così tanto così occupati a fare troppe cose. Tocca a loro, quindi Forza Colombia, Costarica, Iran (t'immagini) ecc e sogno nascosto, un' africana.

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    1. Sono molto curioso di cosa accadrà ora: e sinceramente spero che a vincere sia una squadra totalmente nuova e di carattere, segno che anche il calcio deve tornare alle origini e alla semplicità del piacere del gioco in se.

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  4. Una figura penosa. Suarez andava espulso ma non sarebbe cambiato nulla. La squadra era scarsa, se pensavamo di vincere un mondiale con Thiago Motta e Cassano (nonchè Ballottelli che avrebbe bisogno di qualcuno che lo trattasse con meno accondiscendenza,,,) siamo proprio degli illusi...

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    1. Le decisioni arbitrali non influenzano il destino di una squadra che in novanta minuti - facciamo centottanta, considerata la Costarica - non è mai stata pericolosa.
      Davvero, davvero penosi.

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  5. Diciamo che a parte la partita con l'Inghilterra (che a conti fatti è da rivalutare alla luce del reale valore degli avversari) l'Italia ha tirato davvero poco in porta. Non ho visto tanti squadroni in giro, sicuramente non nel nostro girone che sarebbe stato molto più facile di quanto il blasone delle squadre lasciasse pensare. Il problema è che l'Italia non era quella del 2006. Non era neppure quella del 2002 o del 1998. Thiago Motta è l'emblema di questa squadra: retropassaggi e staticità.

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    1. Il problema, oltre ad una tecnica nettamente inferiore alle Nazionali del passato, è che a questa Italia, così come a quella del 2010, sono mancati cuore e carattere.
      Onestamente, solo al pensiero di giocare un Mondiale, a me viene da dare l'anima per lottare su qualsiasi pallone.

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  6. "Siamo una Nazione mediocre, rappresentata da giocatori mediocri."
    Qua dici tutto quel che c'è da dire. :)

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  7. è stata una partita cannibale per il morso visto in campo. ma per il resto è stata noiosa quanto un film fordiano eheh ;)
    e ora forza olanda (e pure colombia)!

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    1. Forza Olanda davvero. Una squadra fresca e divertente come dovrebbe essere sempre il calcio.

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  8. Barzagli ha una tendinopatia

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    1. E ha giocato meglio di chi non ce l'ha, tanto per dire. ;)

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  9. Partita pessima, senza uno straccio di emozione (forse gli ultimi 5 min).
    Cmq concordo con bradipo sei troppo severo con verratti, il ragazzo aveva i crampi...non ce la faceva più...
    E cassano negli ultimi 20 min a momenti ci fa pareggiare. Poi è vero che ha un'autonomia limitatissima e che probabilmente rossi sarebbe stato meglio.
    ;-)

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    1. Fratello, a vent'anni se hai i crampi ad una partita di un Mondiale sei una scamorza. Se mandavano me, giocavo fino all'infarto.

      E se Cassano quasi ci faceva pareggiare, Baggio anche oggi ci avrebbe fatto vincere dieci a zero. ;)

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