lunedì 17 marzo 2014

Lei

Regia: Spike Jonze
Origine: USA
Anno: 2013
Durata:
126'




La trama (con parole mie): siamo nel prossimo futuro, in una Los Angeles in cui la gente vive in perfetta simbiosi con la tecnologia e per le lettere - d'amore e non - ci si affida a scrittori professionisti. Theodore Twombly è uno di questi specialisti del settore, un uomo solitario e malinconico che vive continuando a rimandare la firma sui documenti che prevedono il divorzio dalla ex compagna Catherine.
Quando viene introdotto un nuovo software che prevede lo sviluppo e la crescita di un'intelligenza artificiale che si occupi del suo riferimento umano e lo sostenga come la migliore delle amicizie Theodore si affida a Samantha, sua nuova compagna di viaggio in una vita che l'anima artificiale di quest'ultima vuole a tutti i costi conoscere ed esplorare.
Tra i due il rapporto si intensifica a tal punto da iniziare una relazione che porta Theodore ad emanciparsi dal ricordo della storia con Catherine e a guardare avanti: ma sarà davvero possibile per lui un'esistenza come quella immaginata accanto a Samantha?







Un paio di mesi fa, ormai, usciva nelle sale italiane The Wolf of Wall Street, filmone totale in grado di riportare Scorsese ai fasti del suo passato, nonchè vero e proprio ritratto di quelli che sono gli istinti più predatori dell'Uomo, le sue necessità più fisiche, i piaceri che passano dalla bocca, alla pancia, fino alla zona sotto la cintola.
Il Lupo è stato la scossa in questo inizio anno al Saloon, una botta in grado di alimentare tutte quelle pulsioni che sono alla base della passione, della voracità, della voglia di prendersi tutto il possibile da questa vita, resto compreso.
Ed ora, ecco Her - o Lei, e per una volta non deve essere stato troppo difficile l'adattamento dei titolisti italiani -, nuova fatica firmata Spike Jonze, un tipo strano e al limite del radicalchicchismo in grado al contempo di firmare sceneggiature per i pazzoidi di Jackass e passare dai videoclip al Cinema indie in un batter di ciglia: Lei è tutto quello che vive e pulsa dall'altro lato della galassia del Lupo. Una storia d'amore aerea e malinconica, sentita e profonda, ironica e dolcemente triste.
Her è l'anima romantica dell'Uomo, la sua capacità di perdersi in una storia d'amore, la volontà di viverla, di passare dai primi tempi in cui tutto pare così bello da togliere il fiato, in cui il sesso è talmente arrembante da far dubitare che esista altro, in cui ci si perde in ogni piccola molecola della persona che ci sta accanto, in cui si impara a conoscere il suo modo di parlare, vestirsi, muoversi, mangiare, ridere, e si sente di potersi innamorare ancora di più, tanto da rimanere senza fiato, alle battaglie quotidiane per ritrovarsi, comprendere quello che può capitare che sfugga, superare le piccolezze che rendono difficile sopportare anche qualcosa dal peso specifico pressochè nullo.
Her è la risata di una donna che si sa già di amare senza volerlo ammettere, sono i battibecchi provocatori, gli sguardi che si incrociano, la mimica, i gesti, i punti in cui la lingua sbatte sui denti nel momento in cui si pronuncia proprio quella parola, una canzone che pare scritta apposta per quell'istante, e chissà come avrà fatto l'autore ad immaginare proprio noi, qui, ed ora.
E come per il Lupo, poggiato sulle spalle di un Di Caprio straordinario, anche in questo caso il lavoro del regista - elegante e delicato come l'avvolgente fotografia, i colori pastello, i sussurri appena svegli  - è legato a doppio filo ad una grandiosa interpretazione, quella di un Joaquin Phoenix se possibile addirittura superiore perfino rispetto alla superlativa prova offerta con The master, superbo nel trasmettere con un semplice movimento della mano a toccare la montatura degli occhiali tutta la dolcezza e la poesia di un'opera come questa.
Perchè il legame tra Theodore e Samantha non potrebbe essere descritto in altri termini se non quelli che solo la poesia può garantire: una magia che sfiora l'apparente banalità e rende anche i suoi aspetti più ovvi qualcosa che quasi sfugge le leggi della fisica cui la Natura è sottoposta, un massaggio dell'anima che porta brividi al solo pensiero, e toglie il fiato come una nostalgia troppo profonda per essere affrontata, anche quando ci si sente abbastanza forti per farlo.
E la già citata fotografia, la perfetta performance vocale di Scarlett Johansson, la colonna sonora da urlo firmata dagli Arcade Fire, le atmosfere soffuse, quella testa appoggiata dolcemente da Amy Adams sulla spalla di Joaquin Phoenix di fronte ad una nuova alba non rendono abbastanza la delicata forza di questo film: perchè questo è uno di quei titoli in grado di commuovere e colpire anche i più duri, e provocare un desiderio di profonda primavera - fisica e di sentimenti - in chi ne affronta la visione.
Se The Wolf of Wall Street è stato L'animale, Her è senza dubbio La cura.
I due lati dell'anima umana tradotti in quelli che, ad oggi, sono senza dubbio i due film dell'anno.
Ed io, che sono un Lupo, guardo Her ed il miracolo di Spike Jonze e Joaquin Phoenix, e ringrazio davvero che possa esistere l'altra parte: quella della leggerezza, della tenerezza, della poesia, della fragilità.
Perchè non saremmo quello che siamo, senza di essa.
E' l'ossigeno che permette anche all'oscurità di sopravvivere.
E senza di Lei la vita sarebbe infinitamente più triste e più noiosa.
E quella nuova alba sarebbe soltanto una palla di fuoco uscita ad illuminare una fredda primavera senza sole.



MrFord



"This island's sun I've laid a thousand times
fortune me, fortune me, of all of my mistakes
I think I lent you late, now every sick person
seemed to come my way."
The Breeders - "Off you" - 




55 commenti:

  1. Bellissima rece che condivido quasi del tutto.
    Quasi perchè se è vero che Her è poesia e leggerezza lo trovo anche un film durissimo, spietato in certe dinamiche.
    L'Amore non ne esce solo vincente, ma viene analizzato a 360°.
    E alcuni aspetti fanno paura.

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    1. L'amore è più che spietato.
      Ma non mi ci sono concentrato troppo, perchè in fondo, da Lupo, sono più spietato io. ;)

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    1. Si vede che c'è una Lei che mi riesce ad ispirare meglio di qualsiasi film! :)

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  3. bella bella bella!!! Siamo totalmente d'accordo! E intanto ti ho insignito di un premiuccio...

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    1. Premio incassato e ben accetto, muchas gracias! :)
      E film stupendo!

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  4. Veramente bello, non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto.
    Cmq è vero, a tratti è quasi terrificante...
    ;-)

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    1. Un filmone, senza se e senza ma.
      Con tutte le paure del caso.

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  5. sono ancora come "gravido" della visione... bella recensione, cowboy

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  6. solo 3 bicchieri e mezzo?
    sei proprio una creatura selvaggia, ford! :D

    ti fai (in parte) perdonare per la tenera recensione da cucciolo di lupo ahah ;)

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    1. Sono stato indeciso fino alla fine, ma ho deciso di confermare il suo "secondo posto" dietro il Wolf.
      Comunque, altro film che ci mette completamente d'accordo. Che roba, quest'anno!

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  7. Io sarei salito a 4 emmezzo (se proprio qualcuno me lo avesse chiesto)
    una cosa, però, non l'ho capita: quando Theodore le spiega cosa le farebbe se l'avesse tra le braccia... quell'orgasmo è vero o è simulato?

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    1. Secondo me è tutto verissimo. Nonostante la non fisicità.
      Film meraviglioso davvero. Solo Scorsese, quest'anno, ha fatto di meglio.

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  8. ...vado mercoledì con Jn, cinemino in centro città, certe aspettative che mi auguro di veder esaudite...

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    1. Mah un bel cazzo. E' un filmone e basta. ;)

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    2. Aspiri forse a ricevere delle bottigliate!? ;)

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    3. ma(h) anche no.
      è che davvero, fatico a comprendere tutto questo entusiasmo.
      sarò cinica, sarò insensibile, sarò tutto quello che vuoi, ma davvero, non capisco.

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    4. brava poison, mi rincuora sapere che non sono il solo a non provare niente x sto film che poi oh, non l'ho visto, magari un domani lo vedo e diventa il mio film preferito, tutto può essere, ma per ora ne sto alla larga

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    5. Poison, non è questione di sensibilità, ma solo di un morbo particolare che è curabile con una buona dose di bottigliate.

      Stessa cosa per te, Myers. ;)

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    6. uh, come mi piace quando non siamo d'accordo. Credo sia la seconda volta che succede dopo quell'altra merda di Spring Breakers... :)
      Ma spiegami un po': hai scritto "in cui ci si perde in ogni piccola molecola della persona che ci sta accanto, in cui si impara a conoscere il suo modo di parlare, vestirsi, muoversi, mangiare, ... come la mettiamo? :)

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    7. Il paradosso è proprio questo: quando l'immaginazione diventa così forte da superare la realtà. Un pò come la leggenda nel West di John Ford.
      Del resto, la poesia è così.
      E te lo dico da sostenitore del Wolf, sia chiaro.

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    8. Quando l'immaginazione diventa così forte da superare la realtà si chiama disturbo mentale, a casa mia... :)
      Ma io e la poesia in fondo non abbiamo nulla da spartire.

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    9. Beh, i poeti sono notoriamente disturbati, e non solo loro! ;)

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    10. Poison, alè! Siamo in due allora (anzi tre, considerando Myers).

      Ben fatto eh, ci sono anche delle belle scene. Ma seriamente: tantissime parole sono proprio buttate lì senza un vero senso per darsi un tono e fare il "poeta" (Il monologo finale è spazzatura), e i personaggi secondari sono inconsistenti, appena abbozzati (e anche i principali sono ben fatti, ma nulla d'eccezionale).

      Rimane un'ottima idea di fondo, alcune scene davvero magnifiche (la prima notte di sesso, l'idea della "prestacorpo" e la sequenza con "The Moon Song"), e un solito, enorme Phoenix. Troppo poco per farmi gridare al Capolavoro: Polanski e Payne se lo magnano a colazione 'sto film :)

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    11. Secondo me questo è uno di quei film che fa sentire un pò fighi dire che non si è apprezzato. Dev'essere perchè è molto poetico.
      Fosse stato il Lupo, non avreste fatto tanto gli sgargianti! ;)

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  10. Vedo che anche qui Her ha colpito e affondato pure nel look!
    Non puoi che trovarmi d'accordo!

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    1. E come si fa a non essere d'accordo rispetto a film come questo!? :)

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  11. passo grazie, gli altri film di Jonze mi hanno annoiato a bestia e questo gia il trailer mi fa sbadigliare.
    Ok ora vai con le bottigliate XD

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    1. Leggi tranquillamente sopra, per quanto riguarda le bottigliate. :)

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  12. Bellissima recensione... questo mi sa che è da vedere

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    1. Assolutamente da vedere. Insieme a Scorsese, è il film dell'anno.

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  13. Sono costretto a non essere dello stesso parere: per me un film bello ma soporifero che dura troppo (almeno 20 minuti). Ma ne parlerò meglio domani. Peccato, adoro Jonze

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    1. Ed io sono costretto a bottigliare anche te. Peccato. ;)

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  14. capolavoro totale, meraviglioso, bellissimo, il miglior film fra quelli agli Oscar 2014 e forse miglior film dell'anno. Commovente, poetico e dannatamente vero. Ci spaventa un po' si, forse perchè quel futuro potrebbe presto diventare il nostro.

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    1. Film splendido, sono assolutamente d'accordo, ma per me comunque secondo rispetto al Wolf di Scorsese.
      Comunque, un modern classic.

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  15. Bello bello bello. Jonze si conferma un regista/sceneggiatore con idee e sensibilità. E non scade mai nella mielosità, il baratro era lì a due passi, invece lo evita con assoluta intelligenza.
    Un piccolo capolavoro e dopo averlo rivisto spero di togliere con sicurezza quel "piccolo".
    E comunque bella recensione ;)

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    1. Muchas gracias, Denny.
      Per quanto riguarda il film, concordo pienamente. Film davvero splendido.

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  16. Curiosissimo di vederlo. Adesso che c'è anche il certificato di qualità Mr.James Ford, non me lo perdo di certo :)

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    1. Ho addirittura un certificato di qualità!?
      Onoratissimo! :)

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  17. Mi è piaciuto molto, anche se 'capolavoro' mi pare un po' troppo... però va reso merito a Jonze di essere riuscito nel miracolo di non far scadere nel ridicolo una storia così mirabilmente folle. 'Lei' è un film sulla solitudine e la difficoltà di comunicare, tipica del nostro tempo. Con un cast eccezionale.

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    1. Anche per me manca qualcosa per poterlo definire un Capolavoro, ma senza dubbio ci troviamo di fronte ad uno dei film sulla comunicazione e l'incomunicabilità, i sentimenti e l'amore, più profondi degli ultimi anni, vero erede di quello che fu Eternal sunshine.
      Con un cast eccezionale davvero.

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  18. Piaciuto molto, ma solo fino a un certo punto.

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    1. A me piaciuto molto e basta, senza limiti di sorta. ;)

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  19. Ho visto i trailer sia in italiano che in inglese, e onestamente non so cosa pensare. Voglio dire, lo guarderò sicuramente in tutt'e due le lingue, ma probabilmente riuscirò a godere maggiormente solo della versione italiana, e lo dico perché già dal trailer quella originale non è riuscita a trasmettermi quello che pensavo.
    Forse aspettative troppo alte? Chissà, solamente guardandolo potrò rispondere :-)

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    1. E' probabile. La visione è sempre chiarificatrice, in fondo. ;)

      Per me resta il secondo film dell'anno, e rigorosamente in originale.

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  20. Questo film è strepitoso:le performance(visto in originale)sono eccellenti,la storia è bellissima,la fotografia è meravigliosa,la colonna sonora magnifica e sognante.
    E fa riflettere sull'amore,tanto.
    Cosa ci lega alle persone?cosa ci fa sentire vicini,accomunati,amati?Quante storie d'amore prosperano,in barba alle distanze,alle differenze d'età,ad a volte atroci limitazioni fisiche?Se "Lars ed una ragazza tutta sua",con Gosling,mi aveva lasciato indifferente ed anzi infastidita,e mi aveva fatto rimandare-ahimè-la visione di questa meraviglia,Lei mi ha colpito perchè rappresenta una storia d'amore vera,anche se in realtà solo mentale,con tutti i coinvolgimenti e scazzi del caso;e anche se Samantha sarà solo un amore di passaggio,per Theodore,qualcosa che lo aiuterà a staccarsi dall'ex moglie e lo traghetterà verso Amy,non per questo sarà stato meno intenso e indimenticabile.
    Come sarà per me questo film.

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    1. Uno dei migliori film della scorsa stagione, il lato romantico dell'istinto del Lupo di Scorsese, e forse la pellicola che descrive meglio il brivido di certe sensazioni dai tempi del miglior Wong Kar Wai.
      Bellissimo, e bravissimi i protagonisti.

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