domenica 2 febbraio 2014

Colpo di fulmine - Il mago della truffa


Regia: Glenn Ficarra, John Requa
Origine: USA
Anno:
2009
Durata:
98'




La trama (con parole mie): Steven Russell, poliziotto dalla vita integerrima ed esemplare, a seguito di un incidente d'auto decide di scoprire le carte della sua esistenza dichiarando finalmente la sua omosessualità ed abbandonando famiglia e forze dell'ordine per dedicarsi alla libertà e alla truffa, campo che gli permette di eccellere e distinguersi più di quanto non abbia mai fatto.
Finito in carcere, l'uomo conosce Philip Morris, giovane detenuto anch'egli omosessuale, e tra i due nasce un amore destinato a cambiare le esistenze di entrambi, segnando di fatto la condotta più o meno lecita di Russell, che pur di vivere accanto all'uomo della sua vita finirà per portare all'estremo le sue abilità uniche nel raggiro, l'inganno e l'arte della fuga.





A volte capita che prodotti decisamente interessanti - vuoi per la pessima distribuzione italiana, colpevole di avere, in questo caso, anche snaturato il titolo originale e decisamente più evocativo I love you Philip Morris - ci passino sotto il naso senza essere notati e vengano riscoperti piacevolmente a distanza di anni, un pò come una banconota ritrovata piegata in qualche pantalone abbandonato da tempo nell'armadio: è proprio il caso di questa frizzante e dolceamara commedia carceraria con protagonisti Jim Carrey e Ewan McGregor, interessante critica alla società della forma tipica degli States benestanti in mano ai self made men pronti a mostrare ad ogni occasione il loro potere economico, politico e sociale.
Glenn Ficarra e John Requa, che più di recente hanno conosciuto gli onori della cronaca grazie al riuscito Crazy, stupid, love costruiscono una pellicola veloce ed arguta, che pesca a piene mani dall'esempio - pur superiore - del Prova a prendermi spielberghiano e consegna al pubblico un charachter tra i migliori della carriera di Jim Carrey, un personaggio geniale quanto caotico, travolgente nelle scelte di vita - la soddisfazione di vivere un'esistenza libero dai dettami della società "imposta" - quanto nei sentimenti - il legame con Philip Morris - eppure preda dei propri vizi e dei demoni quanto e più delle sue appena citate virtù.
Interessante, in questo senso, scoprire che, come l'Abagnale interpretato da Di Caprio in Prova a prendermi, anche Steven Russell sfodera una gamma potenzialmente infinita di risorse intellettive e di prontezza di spirito - emblematico, oltre alle numerose fughe dagli istituti di pena, il caso della sua pur breve carriera di direttore finanziario -, quasi il messaggio fosse una volta ancora quello passato attraverso una dichiarazione d'amore incondizionata per il talento, per quanto messo all'opera in campi non propriamente leciti.
Liberamente tratto dalla reale esistenza di Russell, Colpo di fulmine - Il mago della truffa è un ottimo esempio di pellicola in grado di combinare elementi autoriali, un piglio veloce da visione più che godibile, ottime interpretazioni ed una colonna sonora non solo azzeccata, ma anche in grado di regalare una panoramica degli anni che videro il protagonista districarsi - in tutti i sensi - dalle catene della Legge: e naturalmente, per quanto criticabile possa essere - ma lo è davvero? - la sua condotta, ci si ritrova tutti lì, a tifare spudoratamente per questo incredibile criminale pieno di risorse, pronto ad ogni sfida a giocare una posta sempre più alta, fino a realizzare addirittura l'impensabile per riguadagnare la vita senza limiti e lontano non solo dalle costrizioni, ma anche dalla volontà sociale di tenere al guinzaglio i suoi membri.
In questo senso trovano una dimensione addirittura poetica le immagini delle nuvole riferite alla giovinezza di Russell stesso, che con la scoperta della sua omosessualità divengono più che altro simboli di una battaglia contro il sistema che, seppur destinata, nella normalità dei casi, ad essere inesorabilmente persa, continua ad essere dichiarata dallo spirito di un uomo che non conosce catene o forzature, nell'amore così come rispetto alla fedina penale.
E per quanto possa risultare da molti punti di vista criticabile, mi sento di sostenere pienamente il charachter di Jim Carrey, trascinato da un'abilità, un intelletto ed una passione che, probabilmente, neppure le persone che lo hanno amato di più - l'ex moglie, il primo storico fidanzato, il candido Philip Morris - sono riusciti a percepire e vivere davvero appieno: considerato come, a volte, finisce per funzionare il nostro mondo, sarebbe forse più utile dare spazio a qualche genio preda di un pò troppe sregolatezze che a burocrati apparentemente rispettosi di ogni codice pronti a nascondere in modi ben peggiori dei più abili truffatori la loro vera natura di approfittatori.


MrFord



"I'm in the mood, the rhythm is right,
move to the music, we can roll all night.
oooh, oooh, slow ride - oooh, oooh ...
slow ride, take it easy - Slow ride, take it easy
slow down, go down, got to get your lovin' one more time
hold me, roll me, slow ridin' woman you're so fine."
The Foghat - "Slow ride" - 




6 commenti:

  1. sarà per via del titolo italiano, ma pure io l'avevo ignorato del tutto.
    prima o poi magari lo guarderò anch'io, ma adesso ho già altri tremila miliardi di film da recuperare...
    se solo tu l'avessi bottigliato, sarei corso subito a vederlo :)

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    1. Anche io ho ottomila recuperi, comunque secondo me potrebbe piacerti.
      Senza contare che, ultimamente, la questione delle bottigliate non vale più! ;)

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  2. Era piaciuto anche a me, anche se trovarmi di fronte ad un Ewan dell'altra sponda non è stato così divertente per una sua spasimante accanita!

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  3. Fino al punto in cui sono riuscito a vederlo mi è piaciuto e l'ho trovato anche parecchio interessante. Poi, come mi capita con i libri di Baricco - anche se in questo caso, involontariamente - non sono mai riuscito ad andare oltre per un motivo o per l'altro.

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    1. Strana cosa! E lo dico perchè io non mollo neppure i film che mi fanno davvero cagare! :)

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