martedì 19 febbraio 2013

Promised land

Regia: Gus Van Sant
Origine: USA
Anno: 2012
Durata: 106'



La trama (con parole mie): Steve Butler e Sue Thomason lavorano per un colosso della lavorazione dei gas naturali, e si occupano di "conquistare" le aree rurali ancora potenzialmente sfruttabili offrendo ai proprietari una percentuale - irrisoria - sui futuri milionari introiti senza alzare troppo la voce a proposito degli effetti che le trivellazioni possono avere rispetto all'equilibrio ambientale del luogo.
Steve è in rampa di lancio per un salto di qualità nella sua carriera, e pare che anche questo incarico si risolverà con un successo facile facile: ma l'intervento di un ex professore mette in crisi gli abitanti del piccolo centro, e l'arrivo di un ambientalista particolarmente deciso a mettere i bastoni tra le ruote ai due venditori complica ancor più le cose.
Riuscirà Steve a completare l'ennesima "missione" per la Global? O è forse giunto il momento per lui di aprire gli occhi?




Ricordo che vidi Will Hunting in sala, ai tempi dei tempi, in compagnia di due dei folli che riuscivano a sopportare la presenza del Ford adolescente senza dare troppi segni di squilibrio - in fondo, erano molto poco equilibrati anche loro -.
E ricordo quanto bene mi fece quel film apparentemente "minore" di Van Sant, un Autore di quelli con la a maiuscola che era già riuscito a conquistarmi con il magnifico Drugstore cowboy - ancora oggi, forse, la sua pellicola che preferisco -, pur non avendo ancora tutti gli strumenti e le esperienze per apprezzarlo fino in fondo.
A distanza di sedici anni - e quasi mi pare incredibile anche solo pensarlo - il regista di Louisville torna ad unire le forze con Matt Damon, protagonista e sceneggiatore allora come ora con questo Promised land che pare un fratello maggiore e più maturo proprio di Will Hunting, pur non avendo, a livello di storia, nulla in comune se non una sorta di progressivo e prevedibile riscatto emotivo del suo main charachter.
Curioso quanto la critica non stia accogliendo con particolare entusiasmo questo titolo che, per quanto telefonato possa apparire nella sua evoluzione, ha invece il grande merito non solo di unire l'autorialità sfrenata del buon Gus - e limarla in positivo -, il gusto per il Cinema indie e quello dei titoli conciliatori in grado di dialogare con il grande pubblico, ma soprattutto di fornire una fotografia assolutamente vivida di questi tempi di crisi che attanagliano l'ex mondo "da bere" occidentale creando una frattura tra le classi sociali e tra le grandi multinazionali del profitto e la realtà di provincia profonda come mai prima.
Esempi clamorosi e da brividi di questi opposti punti di vista sono proprio Steve e la sua collega Sue, il primo in rampa di lancio per una carriera brillante al soldo della Global e la seconda che vive come eminenza grigia del più giovane e di successo partner lavorativo: Steve che dalla presentazione di sé all'incontro con gli ostacoli che si materializzano nei volti dell'anziano professore in pensione e dell'ambientalista arrembante ha come prima preoccupazione quella di confermarsi come "una brava persona", mentre Sue porta avanti una filosofia certamente più realistica e funzionale ma che lascia scoperti nervi come il rapporto con il figlio o quello che potrebbe nascere con Rob, mitico negoziante locale che vende "chitarre e pistole" oltre a tutto il resto, e che viene riassunta dal quasi drammatico confronto finale tra i due e da quel "è solo un lavoro" che pesa come un macigno da qualunque parte lo si voglia guardare.
Perchè, almeno per quanto mi riguarda, Steve, Sue e tutti gli abitanti delle cittadine perdute tra il nulla e l'addio che visitano in cerca di nuovi, milionari affari - tristi e limitati uomini di provincia, gente di cuore o sognatori delusi in fuga dalle città soffocanti - non sono "solo un lavoro": ma del resto, il sottoscritto è sempre stato dell'idea che si debba lavorare per vivere, e non vivere per lavorare.
Certo, forse non ho mai trovato l'impiego dei sogni, o forse ho coscienza del fatto che non riuscirei a sacrificare le mie passioni per qualcosa che possa essere tradotto in un ruolo, una promozione o un titolo, eppure un film a tratti decisamente amaro come Promised land è riuscito a farmi guardare attorno con la testa un pò più alta, non fosse altro che per l'illusione di chi vuole credere che ogni tanto le cose possano andare diversamente, senza che valgano necessariamente le regole del profitto e dell'apparenza che rendono quel lavoro "solo un lavoro", passando sopra a tutto e a tutti, anche a se stessi.
Da esseri umani abbiamo già tanta merda da ingoiare, e come improvvisati cantanti mezzi sbronzi impegnati in una serata del dilettante lottiamo ogni giorno affinchè si possa trovare un senso nel nostro passaggio su quella grande palla di terra, e perdere tempo con qualcosa che finisce per soffocarci un pò di più è davvero un'inusitata violenza allo specchio.
Così, per una volta, lascio che mi conquisti la telefonata speranza di una Terra promessa che forse non sarà il Paradiso che tanti si aspettano, ma sarà il mio fottuto Paradiso, la porta aperta dalla proprietaria della mia felicità.
O, per dirla come potrebbe Van Sant, My own private Paradise.


MrFord


"The dogs on main street howl, 
'cause they understand, 
If I could take one moment into my hands 
Mister, I ain't a boy, no, I'm a man, 
And I believe in a promised land."

Bruce Springsteen - "Promised land" -



40 commenti:

  1. Io Will Hunting l'ho trovato un gran bel film, anche se recuperato con 16 anni di ritardo, e un paragone con questo film non può che farmi pensare bene. Aggiungerò alla liste delle cose da caricare sulla schiena del povero e stanco mulo ;)

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    1. Pesa, aggiungi. Questo film merita. Come meritava Will Hunting.

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  2. visto da qua sembra quasi meglio del film che ho visto io... :)

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    1. Ahahah beh, la cosa mi fa piacere per la recensione, un pò meno per il fatto che tu non abbia apprezzato il film quanto me! :)

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  3. io ho trovato insopportabile solo il rapporto con alice. per il resto, beviamo al fatto che ci troviamo d'accordo (che succede spesso, quindi abbiamo parecchie occasioni...)

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    1. Dantès, sai che quando c'è da andare d'accordo e brindare io non mi tiro mai indietro! :)

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  4. a brevissimo lo vedrò. Nutro molte aspettative per Gus, vedremo!

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    1. Lorant, secondo me potresti apprezzarlo parecchio: in fondo, è riuscito a mettere d'accordo me e Peppa Kid!

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  5. curioso quanto un film come questo, snobbato e sottovalutato da critica e pubblico sia negli usa che in italia, metta d'accordo sia me che te.
    è davvero una terra promessa ahahah

    non sapevo che il titolo si riferisse a un pezzo di bruce springsteen, però a sorpresa non m'hai citato il momento springsteeniano della pellicola!

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    1. Ma dici che il 2013 ha invertito la tendenza? Stiamo andando un pò troppo d'accordo, mi pare! ;)

      L'episodio springsteeniano l'avrei citato volentieri, ma poi mi sarei concentrato sull'ambientalista e mi sa che sarebbero usciti spoiler involontari!

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  6. Mi piace Van Sant, anche io lo seguo dai tempi di Drugstore Cowboy e My own private Idaho (a parte qualche scivolone). Terrò in considerazione questo titolo, che in effetti sembra che sia passato piuttosto inosservato...

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    1. A parte qualche scivolone - per me, Paranoid Park -, Van Sant è da sempre uno dei miei riferimenti nell'ambito del Cinema d'autore americano.
      Recuperalo appena puoi, vale la pena.

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  7. Spero di vederlo presto, questi due qua insieme fanno faville. Pensare che i petrolieri volevano farlo fuori...eh eh, non ci sono riusciti!!! Per fortuna. ;-)

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    1. Una fortuna che sia arrivato sugli schermi: un ottimo film "sociale" che lascia comunque intravedere molto di "artistico". Avercene!

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  8. Volevo attendere Sky (come ho scritto dalla Poison) ma ne sto leggendo molto bene e la tematica mi incuriosisce parecchio quindi mi sa che anticipo.Van Sant mi piace, ma Will Hunting non mi è mai entrato nel cuore (anzi, credo sia uno dei pochi casi in cui mi sono addormentata al cinema.)

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    1. Addormentata con Will Hunting!? Bottigliate! ;)

      Comunque questo merita, l'ho trovato sentito, sincero ed attuale. Recuperalo!

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    2. ahia! io non mi sono addormentato ma will hunting non mi emozionò niente niente...

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    3. E allora bottigliate anche per te! Ovviamente dopo aver bevuto! ;)

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  9. lo vedrò a breve e questo tuo post mi conforta assai...e poi c'ho la bradipa che sbava per Matt Damon...

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    1. Sono abbastanza sicuro che ti piacerà. Attendo la tua recensione, a questo punto!

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  10. Ehi ma se voi due piccioncini non litigate piu' come all'inizio del vostro rapporto 'a la Greca e siete orfani di gazzare si puo' sempre organizzare una blog royal rumble con noi della Patologica! Cerotti gratuiti e tanto,tanto,tanto vetro vuoto da smaltire! In piu' a quanto pare sulle pellicole su cui vi mettete la lingua in bocca tu e la peeppa kid da noi ci si ficca le dita in gola...Quindi e' perfetto! 8D

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    1. Giocher, io ad una bella Royal rumble non dico mai di no, ma ho come l'impressione che io e Peppa Kid saremmo un tag team troppo forte per voi giovani medici cinefili. O troppo strambo. ;)

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    2. "saremmo un tag team troppo forte per voi giovani medici cinefili. O troppo strambo" =_O

      http://www.youtube.com/watch?v=XzPBUGUM7KQ

      Questa è una provocazione!Una sfida!
      D'accordo, vi manderò i miei padrini.A voi la scelta del campo e dell'arma.

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    3. Se Peppa Kid è pronto, io lo sono di più.
      Quando volete! :)

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    4. Perfetto.Diteci solo come e quando.
      Noi siamo nati pronti .D

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    5. Noi non troppo. Almeno io. Quindi portate pure pazienza! ;)

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    6. ok, anche io ci sto.
      quando volete...

      anche se al fianco di ford non so quanto potrò reggere e mi sa che finiremo per prenderci a bottigliate anche tra noi :D

      per quanto riguarda il campo di battaglia non so.
      qualche genere di film in particolare o cos'altro?
      ormai abbiamo fatto talmente tante blog war tra noi che abbiamo quasi esaurito gli argomenti cinematografici a disposizione, quindi proponete pure voi...

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    7. Tipo 4 filmoni, per dire....2 a coppia, di quelli che riescono a mettervi d'accordo alla grande e noi li schifiamo ansamble(come Killer Joe o Noi siamo infinito ecc..)
      Oppure buttarci di solo regista.Noi si accarezzava l'idea di "Tre colori" di K.,per dire...

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    8. direi più la prima.
      anche perché di registi che ci mettono d'accordo ce ne sono pochi, come tarantino, e pure per quei pochi i film che preferiamo sono diversi...

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    9. La penso anche io come il Cucciolo, ma occorrerà scegliere bene, perchè per esempio i Tre colori a me non dispiacciono affatto! ;)

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    10. i tre colori sole cuore e amore non li ho visti.
      e non c'ho nemmeno voglia di recuperarli al momento :D

      il tema della sfida potrebbero essere i film fondamentali per entrambi della stagione 2012/2013: oltre a noi siamo infinito e killer joe, per noi potrebbero esserci zero dark thirty, re della terra selvaggia, django unchained e un sapore di ruggine e ossa.

      p.s. giocher, ma il dottor massis esiste, oppure è solo frutto della tua mente malata? :)

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    11. Questa su Massis è niente male.

      Giocher, ma voi quali film mettereste in campo?

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  11. Io non sono d'accordo, mi sembra tutto un bluff.
    La sincerità che dici tu io proprio non l'ho vista, anzi mi è sembrato un film a tesi fatto con il bilancino per non sporcare troppo la faccia del divo prima della sua ovvia redenzione.

    Damon viene presentato come uno che ci da dentro di brutto, non solo vende il futuro della terra a poco prezzo, ma addirittura a meno di quello che gli consiglia la compagnia. Che pezzo di m&(r)d@! Ma attenzione ci viene detto questo, ma mai mostrato. Al cinema è importante sta cosa. Poi lui fa altro, tipo sbevazzare fino al coma con una bella maestrina (miglior scena quando lui chiede che cosa sia follia totale).
    Non si sporca mai le mani davanti a noi, ha sempre la faccia preoccupata per sta gente che dovrebbe rovinare e poi con una mossa patetica esce fuori il suo essere un bravo ragazzo. Bah.
    Certo il finale rassicura, il film in generale è ben fatto, ma io al contrario l'ho trovato molto disonesto. Non per quello che succede alla fine che ci può stare, ma per come viene guidato il protagonista dal punto di partenza al punto di arrivo.

    Sul fatto che sia osteggiato dai petrolieri ho i miei dubbi. E' un film che dice che in sostanza il petrolio è una fonte di energia comunque meno dannosa di sto gas estratto con la frantumazione delle rocce. Non è male come messaggio per la fonte di energia più odiata del mondo dopo forse quella nucleare. Oltretutto è pure prodotto da una compagnia di Abu Dhabi, non esattamente il posto in cui mi immagino vivano persone i cui soldi non vengano dal petrolio.

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    1. Pillole, comprendo la tua posizione, così come il fatto che uno stesso film possa colpire o essere visto in modo diverso. E' anche il bello del Cinema, in fondo.
      L'unico appunto, forse, sarebbe sul fatto della scelta di non mostrare: non l'ho trovata affatto pesante, anzi, a volte è la cosa migliore, secondo me - guarda per esempio Haneke, anche se parliamo di un tocco decisamente diverso -.

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    2. Ma si certo, ho riletto il mio commento e forse ho usato un tono troppo duro, ma ovviamente non volevo sembrare tranchant nei tuoi confronti ma contro il film. Non volevo risultare aggressivo, se fossi apparso sotto quella veste ovviamente mi scuso.

      Sul non mostrare mi sono spiegato male.
      Secondo me Damon non viene mai fatto vedere mentre pugnala qualche bravo agricoltore perché non si vuole "sporcare" difronte al suo pubblico. E così viene presentato come uno squalo, ma in realtà lui non interpreta mai quella parte.

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    3. Pillole, tranquillo.
      Il tuo commento mi è sembrato assolutamente interessante, e per nulla aggressivo.
      Ho capito quello che intendevi dire a proposito del personaggio di Matt Damon, e onestamente penso che alla fine abbiamo probabilmente visto il film da due prospettive diverse.
      Comunque ben venga la discussione, quando è costruttiva come in questi casi!

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  12. matt damon non mi piace.
    so che è un caratterista, con quel suo visotto pinoto mezzo ebete, ma a me la sua pare scarsa recitazione... ma in fondo io che ne so?
    il film in questione però non me lo voglio perdere, sarà che non ha fatto clamore, almeno non qui in italia, però ho voglia di vederlo!

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    1. Patalice, a parte Damon credo sia un film che vale davvero la pena di vedere: profondo, emozionante e molto attuale.
      Recuperalo!

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  13. fracking

    http://eliotroporosa.blogspot.it/2013/03/fracking-e-ufficiale-e-stato-la-causa.html

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    1. Ismaele, approfondimento in bilico tra il terribile e l'interessante.

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