lunedì 10 gennaio 2011

Le incredibili avventure di Wallace&Gromit

Nonostante il mio palese - che sia letterario, cinematografico o musicale - "americanismo", devo ammettere di avere sempre avuto un debole per l'umorismo sottovoce britannico, sicuramente meno immediato eppure mai scontato e capace di sedimentare nel nostro cervellino per poi esplodere, spesso e volentieri a scoppio ritardato.
In questo senso, Wallace&Gromit - con il loro creatore Nick Park - rendono benissimo l'idea: seppur non impreziositi dalla produzione de La maledizione del coniglio mannaro, i primi tre cortometraggi dedicati alla strampalata coppia non mancano di piccole e grandi perle capaci di sopperire ad evidenti limitazioni in temini di mezzi a disposizione dell'autore - soprattutto per quanto riguarda la prima delle tre storie di questa raccolta distribuita sotto l'egida della Dreamworks, per una volta guidata da una scelta intelligente -.
Superata, dunque, la meraviglia di scoprire che, come naturalmente tutti sanno, la Luna è fatta di formaggio, il cult della selezione arriva con il secondo episodio, I pantaloni sbagliati, una vera chicca che condensa in venticinque minuti scarsi tematiche quali amicizia, abbandono ed inganno abilmente intrecciate in una prima parte più equilibrata - che i critici del lavoro di Park definirebbero più propriamente lenta - che letteralmente esplode nell'azione del finale, che pare un omaggio ai vecchi cartoons della Warner Brothers e alla commedia slapstick.
Tutto senza contare che il personaggio del pinguino ladro di gioielli è uno dei cattivi più irresistibili del Cinema d'animazione recente.
Con l'ultimo dei tre episodi viene introdotto un personaggio che farà fortuna soltanto qualche anno dopo, quella Shaun the sheep che oggi conosce anche il grande pubblico, senza magari neppure sapere chi siano gli stessi Wallace e Gromit: di nuovo i momenti di surreale umorismo non mancano, così come atmosfere che ricordano le brumose tinte fosche dell'epoca vittoriana riprese successivamente nel già citato La maledizione del coniglio mannaro ed un climax d'azione che, pur non essendo all'altezza dell'inseguimento con il pinguino de I pantaloni sbagliati riesce a strappare più di un sorriso sempre grazie al vero e proprio motore della coppia, Gromit.
A mio parere il cane più interessante - attualmente - dell'animazione, l'arguto compagno di Wallace è un vero e proprio alfiere dell'espressività, tutta giocata dai gesti e dalle impagabili espressioni: e vederlo al tavolo con il suo padrone mentre legge il giornale del mattino e sorseggia il classico the inglese è davvero impagabile.
Non saranno proprio per tutti i palati - forse risultano ostici ai più piccoli perfino più di pellicole d'animazione per adulti come Persepolis -, ma se si sanno apprezzare, Wallace e Gromit possono essere indubbiamente un piacere puntuale, caldo ed avvolgente.
Come il più british dei riti delle cinque.


MrFord


"Would you care to sit with me,
for a cup of English tea,
very twee, very me,
any sunny morning."
Paul McCartney - "English tea" -

2 commenti:

  1. Io sono stupida, a me m'ha stuffiato...

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  2. Non sei stupida affatto, io direi più che il british non ti va a genio!
    Anche Extras, dopo un pò, ti aveva stuffiata!

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