sabato 7 agosto 2010

Point break

Ammetto tranquillamente che, nonostante ogni anno, il 21 giugno, riveda con enorme godimento Il grande Lebowski, per me l'estate non è estate fino alla visione di Point break: ad oggi ancora l'opera migliore di Kathryn Bigelow, uno dei film maschili - e non maschilisti, dettaglio fondamentale - più importanti mai prodotti, pietra miliare dell'action movie ed esempio di tecnica e ritmo all'ultimo respiro.
Tutto questo senza nemmeno menzionare le stupende riprese di surf - seconde soltanto a Un mercoledì da leoni - e paracadutismo, personaggi ottimamente caratterizzati, un cast perfetto, scene di culto a profusione: potrei senza troppi problemi recitare a memoria almeno la metà delle battute della pellicola, almeno quanto sobbalzare per le vertiginose rapine - e conseguenti inseguimenti - degli ex-presidenti come fosse la prima volta.
Patrick Swayze, che mai trovò nel corso della sua carriera un personaggio così carismatico nè un'interpretazione tanto intensa, si fa portatore di una filosofia che non può non coinvolgere e affascinare, giocata sull'adrenalina e la sfida al sistema, filosofeggiando sulla vita e il surf spinto dall'intuizione che il suo giovane rivale, l'agente Fbi interpretato da Keanu Reeves, sarà sempre pronto a buttarsi a testa bassa in ogni confronto.
E il coinvolgimento personale che porta il protagonista ad avvicinarsi così tanto alle sue "prede" è un percorso di formazione ed acquisizione delle esperienze, un avvicinamento all'abisso - quasi un tuffo, per restare in ambito "da tavola" - che si chiude attorno come nel più impressionante dei tubi, e dal quale occorre uscire prima che sia troppo tardi.
La storia d'amore con Tyler/Lori Petty e l'amicizia con l'agente Angelo Pappas/Gary Busey - fra i protagonisti del già citato Big wednesday - sono ancora per l'agente Johnny Utah nonchè controparti di Bodhi nel mosaico morale che il giovane agente costruisce - o distrugge - dal principio della vicenda, e che ha la sua conclusione con la tempesta del cinquantennio e l'ultimo, drammatico faccia a faccia con Bodhi stesso, che precede un finale che ricorda il gesto di Callaghan una volta eliminato Scorpio.
Ma tutto quello che potrei scrivere a proposito della realizzazione o dei personaggi, dei piani sequenza o della risoluzione della trama, dei meriti della regista o del cast non vale la dimensione mitica che questo film ha assunto con il passare degli anni, divenendo un classico della mia generazione - e non solo, spero ardentemente - e uno dei pochissimi esempi di western moderno insieme a Heat - La sfida e Vivere e morire a Los Angeles, altri due film perfetti per ogni estate nonchè pezzi da novanta del cinema d'azione, nonchè d'autore.
Dal surfista con i baffi incerati al pestaggio sulla spiaggia, dall'urlo di Reaves che spara in aria - celebrato nell'irresistibile Hot fuzz, di cui prima o poi dovrò decidermi a parlare - all'ultima onda di Bodhi, un viaggio che è una scossa, una lotta, una scopata senza freni sulla spiaggia.
Point break è un simbolo, un mito, esempio di tutto il bello degli anni '90 - sì, è capitato anche nel disgraziatissimo decennio grunge di "quel frocetto di Cobain", come direbbe Randy the ram, che fosse prodotto qualcosa di memorabile - e della loro carica (auto)distruttiva e selvaggia, senz'altro un aspetto fondamentale della filosofia del surf, in cui stare in equilibrio sulla tavola è come esserlo fra un esplosione di vita e il rischio di perderla.
"L'importante è imparare a rialzarsi", viene insegnato a Bruce Wayne in Batman begins.
Attenzione a cadere, però: qui c'è tutto il rischio di rimetterci il culo.
Non sarebbe un "point break", altrimenti.

MrFord

"Every man has certain needs,
talkin' 'bout them dirty deeds,
to these needs I must concede."
Red hot chili peppers - "Funky monks"

13 commenti:

  1. Grande point break! Film mitico. La scena finale è molto coinvolgente e virile.
    Mi piacerebbe riguardarlo.
    Com'è hot fuzz? lo conosco, ma non l'ho mai visto. Merita? La sinossi sembra promettere bene.

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  2. Se non riesco prima di partire, me lo rivedo appena torno.
    Un'estate senza fine, come gli ex-presidenti!
    Hot fuzz è fantastico, devi vederlo per crederci.
    Ma L'alba dei morti dementi (Shaun of the dead) l'hai visto? Perchè quello è ancora più indispensabile!

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  3. No, mai visto. Non è che mi attiri parecchio (L'alba dei morti dementi, intendo)
    Però, caro Ford, di te mi fido. Quindi lo aggiungo alla lista.
    Cercherò di vedere hot fuzz al più presto.
    Oggi pomeriggio ho visto " I duellanti", mi è piaciuto.
    A dopo,
    Dembo

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  4. Ottimo I duellanti.
    E fidati, Shaun of the dead è lo zombie-movie più importante dai tempi del primo Romero.
    Stupendo.
    E Hot fuzz è altrettanto convincente.
    Vai e colpisci!

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  5. @Dembo:
    Come spingerti a vedere Hot Fuzz?
    La citazione ripetuta proprio di Point Break dopo birra a non finire e cineforum d'annata.

    MEGERA! FASCISTA!

    Se non lo guardi non ti faccio più amico e poi L'alba dei morti dementi è geniale!

    @Mr.Ford: dovevi mettere
    "Mai quest'onda mai ci affonderà gli squali non ci avranno mai, quest'onda mai ci affonderà scialllallallalà. Noi siamo i giovani, l'esercito del surf!"
    E comunque sei proprio bravo e ti amo!

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  6. Ok, se lo dice Julez, li guarderò tutti e due!!!

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  7. Fai bene, altrimenti stai sicuro che incorrerai nelle sue ire!
    E non è mai una cosa conveniente!

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  8. Vero! Le convinzioni di Reeves si scontrano con quelle di Bodhi, che alla fine hanno la meglio, il gesto di Utah nell'ultima scena lo dimostra. Bel commento!
    Filmone, non mi stancherò mai di rivederlo! ;)

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  9. Ottimista, io lo rivedo inevitabilmente ogni estate da anni.
    E' senza dubbio uno dei miei film del cuore, ricordo quanto mi segnò la prima volta che lo vidi.
    Mi sentivo un pò come Reeves, ma avrei voluto tremendamente essere Swayze.
    Il conflitto, poi, alla base dell'essere intimamente in bilico.

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  10. Bodhi era portato all'autodistruzione, io mi fermerei un po' prima. :D
    Il personaggio comunque l'hai inquadrato benissimo: "portatore di una filosofia che non può non coinvolgere e affascinare, giocata sull'adrenalina e la sfida al sistema."
    Purtroppo non ho il dvd, me lo rivedrei subito! ;)

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  11. Anche io, Ottimista. Mi piace troppo vivere per votarmi all'autodistruzione, ma il fascino di quello stare sul filo ha sempre una grande attrazione, nei miei riguardi.
    Io sto aspettando che facciano il bluray, appena lo editano te lo spedisco volentieri, il dvd!

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