venerdì 7 maggio 2010

Bad chili

Lansdale ha colpito ancora.
Giunto alla quarta avventura dei grantorinesi Hap&Leonard, premiata ditta di linguaggio di strada e spiccato senso di giustizia, il nostro Joe decide di smorzare i toni rispetto al precedente (e scurissimo) Il mambo degli orsi concentrandosi - pur lasciando il consueto spazio a noir, crime story e morti ammazzati - sull'aspetto di commedia nera che da sempre caratterizza i suoi due personaggi più riusciti.
Per quanto non abbia la freschezza dei precedenti capitoli, Bad chili mi ha conquistato per l'ennesima dimostrazione della grande umanità di questi due charachters, resi ancora più umani dallo scorrere del tempo e dalle cicatrici che la vita ha lasciato su entrambi: Hap, che ricordo come uno spericolato romantico, con il sopraggiungere della mezza età comincia a nutrire dubbi sul suo aspetto e la sua fisicità, che solo la rabbia e il neonato amore per la grintosissima Brett paiono poter smuovere, mentre Leonard appare sempre più "incattivito", quasi il suo senso di giustizia e la sua spigolosità tutta repubblicana fossero acuite dall'avvicinarsi dei cinquanta.
Se a questo si aggiunge la morte del suo fidanzato Raul, le cose non possono che peggiorare.
Detto così non sembra tanto piacevole, la situazione, e ancor meno tendente alla commedia.
Ma credetemi, fra scoiattoli con la rabbia, Jim Bob il detective, autostrade di cioccolato - vi giuro che non avevo mai sentito questa definizione del buco del culo! - e lottatori di wrestling con la passione per la tortura, non si conteranno le occasioni in cui, da soli, leggendo, vi troverete a ridere sguaiatamente per conto vostro.
Non preoccupatevi, non siete rincoglioniti. Solo vivi.
L'effetto Lansdale è proprio questo.
Sboccato ma mai volgare, violento ma mai compiaciuto, forte ma mai presuntuoso.
Proprio come i suoi "eroi".
Gente di tutti i giorni, pronta a vivere e a farsi il culo per questo.
Anche quando ci si deve ancorare ad una vasca da bagno mentre un tornado rischia di portarti via il culo.
L'importante è che ne valga la pena.
E chiedete a Hap se Brett non la vale tutta.

"Southern man, better keep you head,
don't forget what your good book said."
MrFord

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